Intervento di Carlo Bartoli (Presidente Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti) al corso di formazione dal titolo: “Da Internet all’Intelligenza Artificiale Generativa: giornali e giornalisti alla sfida della creatività” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti.
“Sono tanti gli ambiti in cui l’IA può avere un impatto che modifica e trasforma, a volte anche in modo inquietante, le nostre vite. Rimanendo nel rapporto con il giornalismo e le modalità attraverso le quali l’informazione potrà essere generata e fruita grazie all’IA, dobbiamo fare una selezione. Intanto non dobbiamo avere la pretesa, oggi, di approfondire tutti gli aspetti e sfuggire al timore di confrontarsi con un fenomeno più grande di noi che ha sue logiche travolgenti. Ciascuno di noi invece di lasciarsi travolgere può esercitare un ruolo a patto di avere idee chiare, sia nell’interpretazione di quello che è, e che potrà essere il domani, rispetto al ruolo specifico occupato nella società.
In più credo che sia tempo di abbandonare le contrapposizioni del passato e unire le forze per affrontare questa nuova sfida che arriva non solo per la nostra professione, ma per l’intera società. È tempo di alleanze per editori, sindacato, Ordine dei giornalisti, autorità regolatorie, piattaforme, Europa e Parlamento.
Fortunatamente l’Ordine dei giornalisti riesce ad essere uno dei protagonisti del dibattito che verte sull’efficacia delle politiche regolatorie, per esempio.
Dobbiamo avere la forza di assumere delle iniziative che anticipino gli sviluppi e dimostrino la capacità del giornalismo, altrimenti saremo spettatori del cambiamento; perciò, lancio una proposta ai direttori delle grandi testate, ai rappresentanti dell’editoria tradizionale e digitale: individuiamo dei codici che chiariscano a chi legge di sapere da chi è stato prodotto il testo. Penso ai creative commons, mutuo accordo fra fruitori e produttori che determina l’uso del prodotto. Bisogna avere il coraggio di pensare a nuove pratiche utili al mondo dell’informazione”.