Meta Platforms Inc acquista 100km di GPU per 10 Miliardi di dollari. Lo ha dichiarato Mark Zuckerberg dal World Economic Forum di Davos. Candidamente, in un piccolo post ha dichiarato che Meta ha appena acquistato 350k GPU H100s, che tradotto significa “spendere circa metà di una manovra finanziaria del nostro Paese per acquistare delle GPU che messe in fila coprono la distanza tra Milano e Torino”. Sempre candidamente, nello stesso post, Mark ci dice che Meta raggiunge così le 600k GPU H100.
Solo per comprendere “la scala” della situazione, il supercalcolatore GPU più potente in Italia, il Leonardo-1, ne ospita 14k. Le GPU sono la benzina dell’AI. Così come per il petrolio, anch’esse sono una risorsa limitata, pregiata e contesa. Allo stato delle cose, in un certo qual senso, sono la materia prima dell’Intelligenza Artificiale. Costruire 1km di autostrada ha un costo medio di 10MLN di euro, serve 1 MLD per costruirne 100km. Meta ne ha spesi 10 per coprire la stessa distanza in GPU. Parliamo di Zuck, un ragazzo che nel 2000 sviluppò un media player che calcolava le preferenze di ascolto degli utenti, utilizzando Machine Learning, 6 anni prima che Spotify venisse anche solo fondata. Vero che si tratta dello stesso Mark scivolato su tanti pandori e con tante idee bislacche sul Metaverso (che resta perennemente a 5 anni a venire), ma sicuramente un CEO che ha tracciato e continua a tracciare l’evoluzione della tecnologia.
Bisogna anche sapere che una H100s consuma 700W, 3.740KWh annuali, dunque 350k di queste schede richiedono circa 1.300 GWh/anno, un po’ di più di ciò che consuma in corrente elettrica la Lombardia. Ricapitolando, Zuck a Davos ci ha appena lasciato un Reel di Instagram dove ci ha comunicato di aver ordinato “a la carte” 100km di GPU introvabili, spendendo una cifra che è meta di una finanziaria nostrana, che alimenterà con la corrente che serve per tenere accesa la Lombardia. Nello stesso messaggio, casualmente ci informa che Meta sta lavorando a LLama3, un LLM che supererà ChatGPT e Gemini in qualsiasi test e lo rilascerà Open Source. Il fondale del fiume Hudson è ancora lastricato dal vetro dei barattoli acquistati e affondati insieme a centinaia di chiatte dalla nascente Heinz, industria della maionese, per evitare che i concorrenti potessero confezionarla ai primi del ‘900. Questo ragazzo passato per Synapse Music Player, FaceMash, Facebook e Meta, travagliato e ricostruito da polemiche, errori e prese di posizione, ci sta dicendo che il 2024 sarà l’anno dell’AI di massa, ma di massa per davvero.
Costerà molta energia elettrica per farla correre, un mare di acqua per raffreddarla, una cifra immensa per mantenerla, ma l’AI è giunta ed è qui per ogni device, PC, occhiale, lavatrice, sensore, persona del Pianeta. Lanciare quel post da Davos, dal World Economic Forum, non è stato casuale. Nel 2024 si apre anche l’era dell’economia dell’Intelligenza Artificiale. Ci sarà solo chi sarà dentro e chi sarà fuori.

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