“Le cause Slapp sono una minaccia allo Stato di diritto e pregiudicano seriamente i diritti fondamentali alla libertà di espressione, di informazione e di associazione”. A parlare è l’eurodeputato tedesco Tiemo Wölken, subito dopo la votazione nell’aula del Parlamento Europeo sulle nuove norme per proteggere giornalisti e attivisti da azioni legali vessatorie, le Slapp, appunto. Testualmente cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica, in inglese strategic lawsuit against public participation.
Le norme sono contenute in una direttiva approvata con 546 voti favorevoli, 47 contrari e 31 astensioni, concordata con il Consiglio nel novembre scorso. “Le Slapp sono una forma di molestia legale – ha spiegato Wölken – e un abuso del sistema giudiziario, sempre più utilizzato da individui e organizzazioni potenti per evitare il controllo pubblico. I nostri tribunali non dovrebbero essere strumentalizzati in questo modo per fini personali. Questa direttiva aiuterà a combattere le Slapp, impedendo alle persone di usare i tribunali per intimidire e dissuadere giornalisti e attivisti dal rendere pubbliche le informazioni, imponendo loro una sorta di autocensura”.
Nello specifico, verrà quindi attivata una sorta di protezione dell’Unione Europea per i giornalisti e gli attivisti colpiti da azioni legali abusive transfrontaliere, che coinvolgono cioè due o più stati membri. La direttiva comporta il respingimento tempestivo, e quindi l’archiviazione anticipata, dei procedimenti infondati e la tutela finanziaria dei convenuti ed un migliore accesso alle informazioni per le vittime. Ma non solo: previsti la possibilità di imputare al ricorrente le spese processuali stimate, compresa la rappresentanza legale del convenuto, ed il risarcimento dei danni.
Sono escluse le cause in cui sia il convenuto sia il ricorrente provengono dallo stesso Paese dell’Ue in cui si trova il tribunale o quando il caso è rilevante solo per uno stato membro. Inoltre le decisioni di un paese terzo in procedimenti infondati o abusivi nei confronti di persone o istituzioni dell’Ue non potranno essere riconosciute. Gli stati membri dovranno inoltre assicurare il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti civili transfrontalieri e pubblicare tutte le sentenze definitive ai casi Slapp e raccogliere dati dettagliati in merito. La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Gli Stati membri avranno poi due anni per recepire le norme nel diritto nazionale.