Lettera aperta di Paolo Lutteri –4 aprile 2024
Cara Marinella,
la discussione sul vero e sul falso è sempre animata. Che ne penso dell’astrologia? Complessivamente è un falso. Nella giostra cosmica dello zodiaco salvo solo le stagioni, ovvero la posizione della Terra rispetto al Sole, e le escursioni della Luna (se muove le maree qualche effetto sui liquidi dei corpi ci sarà).
Poiché non ci sono prove empiriche, nego che da pianeti lontani o da costellazioni ancor più remote (peraltro definite ad occhio, senza tener conto della reale distanza di stelle e galassie) possano arrivare influssi significativi per spiegare il destino. Trascuro qui di spiegarti la precessione degli equinozi, che ha modificato la visione del cielo dei tempi di Tolomeo. Te la racconterò un’altra volta.
Ciò significa che maghi e astrologi recitano il falso, sulla scia di divinazioni primitive, prive di scienza, tramandate attraverso i secoli e coccolate da utenti creduloni. Non sono le stelle a forgiare il destino.
Ma, come mai fior fiore di editori (e giornalisti) di carta stampata, di radio, di televisione, di internet, tengono rubriche di astrologia, incuranti di diffondere previsioni arrangiate e fittizie su salute, amori, successi o rovine?
Al falso inverosimile si accompagna il trucco. I tecnici lo chiamano ‘effetto Forer’. Sulla base di profili personali superficiali, generici e adattabili, ben coltivati dalle successioni di interpretazioni e dal chiacchiericcio intorno a noi, nonché dalla debolezza del narcisismo personale, spuntano tracce ipotetiche di vizi e virtù di fatali incontri casuali, di colpi di scena impressivi. Insomma c’è una specie di autoconvincimento psicologico che “è successo” o “succederà così”. E i ciarlatani ci sguazzano.
Per assurdo è confortevole e talvolta consolatorio sapere che le stelle ci guardano e che conoscono già il futuro. Può essere anche un gioco sociale divertente, uno pseudo-sapere quotidiano che molti praticano, trascurando la razionalità.
Sai che all’Agenzia delle Entrate c’è un codice Ateco per astrologi e spiritisti, lo stesso di bagnini e parcheggiatori? Qualche tempo fa il Codacons ha stimato che in Italia ci siano 160.000 ‘maghi’ o ‘chiaroveggenti’ di varie specialità, con un giro d’affari, perlopiù in nero, di oltre 8 miliardi di euro, senza titoli professionali specifici. Furbacchioni del business che mungono sia il popolino che i vip, con il supporto dei media (compreso il cosiddetto servizio pubblico) e di certi influencers, senza basi scientifiche, prevaricatori sorridenti di banali probabilità di vita.
Mi dicono che, per la libertà di opinione, non è illegale esternare previsioni irrazionali. Illegale è evadere il fisco. Immorale e truffaldino è fare cultura o intrattenimento con fake news.
Beh, anche se confortevole e divertente, sarebbe meglio coltivare una informazione popolare più appropriata per evitare che il mondo vada a rotoli, navigando in un mare di falsità e inganni.
Ciao Marinella, buon lavoro!
Paolo
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it