Il libro di Marta Ajò: “‘Di cibo e di amore” (Graphofeel edizioni)” è stato presentato dagli Stati Generali delle Donne che continua ii festeggiamenti per il decennale con le biblioteche delle donne in rete.

L’autrice nel presentare il proprio libro ha riportato un aneddoto di vita: “Ricordo quando noi donne negli anni 70 parlavamo di maternità come qualcosa che ci impediva di costruire il nostro futuro, come una limitazione di vita. La cosa strana che successivamente con le stesse donne ci siamo trovate a parlare di maternità, di figli e di come sostanzialmente la nostra vita era cambiata nella relazione familiare. Non eravamo più le stesse. In questi scambi ho cercato di approfondire il più possibile cosa significa essere persone madri in una situazione di difficoltà”.

Racconta del suo libro: “Il libro è scritto in pillole in detti e non detti e racconta la storia della sofferenza di una madre che non sa come aiutare la figlia malata, che rifiuta il cibo. Di fronte al disturbo alimentare che degenera in disturbo psicologico della figlia con la madre che si sente inadeguata  e pensa di aver sbagliato. E così questo libro narra la sfida più dura nella vita di una persona: affrontare la malattia di chi si ama senza farsene uccidere. Se poi le protagoniste sono una madre e una figlia, e il terreno del confronto è il cibo, uscirne tutte e due vincenti è veramente difficile. La domanda è: come sovvertire le dinamiche e riuscire entrambe a sopravvivere?”.

Il libro pubblicato da Graphofeel è un romanzo forte e delicato, pervaso di intelligente ironia, percorso da dialoghi serrati, aneddoti, consapevolezze profonde e scoperte inaspettate. Sullo sfondo una Roma frenetica che fa da scenografia ad una narrazione libera e con un finale aperto alla speranza.

 


Marta Ajò, giornalista dal 1981, ha pubblicato e curato numerosi testi di narrativa e saggistica. Si è a lungo occupata della condizione femminile in Italia e all’estero. Ha creato e dirige il sito Donne ieri oggi e domani, attivo dal 2005. Ha progettato e diretto il primo sito d’informazione della Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio (1996/2004). Prima di dedicarsi interamente al giornalismo e alla scrittura ha ricoperto numerosi incarichi quali la Vicepresidenza del Comitato di Parità presso il Ministero del Lavoro e presso il Ministero degli Affari Esteri

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