Lettera aperta di Paolo Lutteri –18 aprile 2024
Caro Lorenzo,
mi viene in mente un apologo che potrebbe essere una favola di Esopo. Il cortile, mentre i galli rizzano la cresta per contendersi le galline, è preso di mira dalle volpi. Supponiamo che il cortile sia un regime, democratico o no, che produce uova e pulcini: i galli gridano chicchiricchì e le galline coccodè. (Non necessariamente i galli sono maschi, le galline e le volpi femmine). Supponiamo che ci siano in giro volpi affamate e talentuose, con astuzie di vario tipo; non gridano, quatte quatte preparano il terreno per l’assalto. Sono più grosse, più veloci e più forti dei cari pennuti, e più tecnologiche, come fossero Csa (Cupole Segrete Autonome) o Gpi (Grandi Pirati Informatici) o Bigtech. Se non si mettono paletti di protezione, le volpi prenderanno la guida del cortile, indifferenti ai chicchiricchì e ai coccodè. Il pollaio è indifendibile, a meno che non faccia un salto di qualità, una profonda trasformazione di intelligenza proprio per contrastare le volpi.
Così penso che le ‘sapienti’ idee politiche di oggi, canti avicoli, siano sempre più deboli rispetto alla tecnologia, penso che le attuali amministrazioni del cortile siano rumorose ma fragili. Temo che l’uso di tecnologie informatiche comportamentali nei vari settori (commercio, trasporti, istruzione, sanità, alimentazione …) prevarrà, spero non cacotopicamente. C’è una grossa fetta di cultura letteraria e cinematografica che già lo descrive. Ai soloni della dialettica si sostituiranno gli algoritmi delle volpi?
Chi controllerà il mercato globale delle risorse e dei consumi, senza confini nazionali e legali, dialogando in automatico con i cittadini, offrendo prodotti e servizi, chi fabbrica telefoni, computer, batterie, macchine, robot, satelliti (ovvero sostanzialmente tutto il mondo delle informazioni digitali) in realtà propone nuovi stili di vita e sarà in grado di influenzare la politica in modo del tutto materiale, usando le innovazioni per imporre nuovi beni primari. Sta già succedendo, alla chetichella.
Le nostre vecchie istituzioni, ispirate ad Aristotele o a Adam Smith o a Karl Marx o a John Maynard Keynes, forse sono troppo occupate a litigare tra loro per accorgersene? O sono condizionate dai tempi burocratici, dalle lobbies antagoniste, da gestori incompetenti? Oppure chi gestisce i cortili è già svenduto sulla sua poltrona provvisoria e traballante?
Non sempre le opinioni del pubblico corrispondono al vero, ma un recente sondaggio italiano (Euromedia Research, 8 aprile 2024) ritiene che la corruzione in politica riguarda tutto l’arco politico in modo trasversale (72,2% degli intervistati!).
Per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale, ti cito una ricerca europea che già dal 2019 segnalava qualche disponibilità dei cittadini (25%!) ad accettare che le decisioni importanti sulla gestione del proprio Paese siano lasciate all’Intelligenza Artificiale; anche se la maggior parte degli intervistati riteneva necessario controllare le nuove tecnologie per evitare danni sociali.
Quanto all’onestà mi preme ricordarti che nessuno degli umani nasce pollo o volpe. Lo si diventa con l’educazione, di famiglia, di scuola, di amicizia, di governo. Perciò il talento e l’intelligenza, insieme alla saggezza sono in mano agli insegnanti, tra i quali ci metto anche gli editori e i giornalisti, la nostra categoria…
Ciao caro Lorenzo, buon lavoro anche a te!
Paolo