Cosa fa Google per la scuola? Lo spiega Marco Berardinelli – direttore Google for Education Italia al convegno “Emozioni, neuroscienze e apprendimento” di ANP.
Tecnologia abilitante
“Noi di Google riteniamo che la tecnologia sia uno strumento abilitante, una condizione necessaria ma non sufficiente – spiega Berardinelli -. La tecnologia può modernizzare la modalità di apprendimento, consente di animare una lezione”.
Precisa che Google nello studio “Il futuro dell’istruzione” parla anche di competenze ma che bisogna modernizzare anche il ruolo del docente perché nella didattica tradizionale non c’è innovazione. La soluzione è liberare il tempo del docente e consentirgli di diventare mentore o tutor dei propri studenti. Poi parla di soft skills necessari per collegare scuola e lavoro.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’IA generativa precisa che con Google ha dato il via alla sperimentazione nelle scuole. I corsi di formazione sono in primis per i docenti che devono saper utilizzare l’IA generativa per consentire un processo di apprendimento adattivo. “Se il ragazzo ha un problema nel svolgere il compito a casa – spiega Berardinelli – con l’utilizzo dell’IA generativa può accedere a suggerimenti impostati dal docente e svolgere coì il compito correttamente. Una sorta di apprendimento personalizzato e inclusivo”.
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