Nella serata di sabato, per diverse ore, un blocco imposto dalla piattaforma nazionale anti pirateria Piracy Shield ha impedito a moltissime persone di scaricare file dal popolare servizio di condivisione di documenti Google Drive. La piattaforma è stata sviluppata dalla Lega Calcio Serie A per limitare la riproduzione illegale di partite in diretta, film e programmi a pagamento su siti che non sono proprietari dei diritti relativi, ed è regolata dall’AGCOM, l’Autorità garante delle comunicazioni. Tuttavia non sta funzionando come dovrebbe: il blocco a Google Drive non sarebbe dovuto avvenire in quelle modalità, e non è la prima volta che Piracy Shield blocca siti legali che non avrebbe dovuto bloccare.
Il Consiglio dell’Autorità alla luce della relazione tecnica presentata dagli uffici competenti sull’evento occorso sabato sera in relazione ad una segnalazione di blocco riferita per errore a Google Drive, ha deciso di diffidare DAZN in qualità di segnalatore accreditato sulla piattaforma Piracy Shield, ad assicurare la massima diligenza e il massimo rigore nella presentazione delle istanze di blocco e nella raccolta delle relative prove. L’Autorità si è riservata di adottare tutti i provvedimenti di competenza in caso di inottemperanza.
L’Autorità, tenuto conto delle novità introdotte dal decreto omnibus, che ha chiarito il novero dei soggetti tenuti all’iscrizione alla piattaforma, ha inoltre rivolto un richiamo (la commissaria Elisa Giomi non ha partecipato al voto) a tutte le categorie di soggetti perché provvedano, in ossequio al dettato legislativo, ad accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield. Si tratta dei gestori di motori di ricerca e dei fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali, compresi i fornitori di servizi di VPN e di DNS pubblicamente disponibili, ovunque residenti e ovunque localizzati.
L’Autorità, a maggioranza, ha inoltre respinto la proposta della commissaria Elisa Giomi di una sospensione dell’attività della piattaforma. Il commissario Antonello Giacomelli non ha partecipato alle votazioni.
Ad oggi, la piattaforma Piracy Shield ha consentito la disabilitazione di oltre 25.000 FQDN e di oltre 7.000 IPv4.