Privacy e diritti degli utenti, nuova direttiva sui cookies che permette agli utenti di essere attivamente impegnati nell’accettare o negare il proprio consenso (opt in), comunicazione e tempi moderni, sostenibilità, tecnologie legate a tutto il nostro modo di vivere e conoscere. Il 31 maggio proponiamo una rete di teste connesse, ciascuna con il proprio sapere. Giulio Anselmi, Gian Paolo Balboni, Luigi Colombo, Giovanni Caprara, Gianni Di Giovanni, Mario Frullone saranno i protagonisti della rete cerebrale che Derrick de Kerckhove vuole creare con l’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila. Nei fatti la rete cerebrale è rappresentata dagli Atelier di intelligenza connettiva.

Con gli atelier creiamo menti aumentate non tecnologiche, provochiamo la connessione fra esperti, studenti, ricercatori, gente comune affinché condividano un problema e ne immaginino le soluzioni. Già Montaigne diceva che è meglio una testa ben fatta che una testa piena. De Kerckhove sostiene che tante teste vuote ma connesse sono più produttive di  una testa piena e isolata. Cahen nel suo libro sui segnali deboli afferma che nessun motore di ricerca o sistema potente fino all’inimmaginabile può eguagliare il cervello dell’uomo, perché è la sola sede della curiosità, dell’intuizione, dell’incontro delle informazioni. Dunque con gli atelier di intelligenza connettiva ci proponiamo di creare una rete reale di cervelli aumentati.

Un esperimento inedito dunque alla Sapienza il 31 maggio dove sarà distribuito il  numero di Media Duemila di giugno con un articolo  in esclusiva: “De Kerckhove: le verità di McLuhan su giornali, televisione, reti sociali e YouTube“.

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