Fabrizio Angelini, Ceo e Fondatore di Sensemakers è stato il Keynote speakers del nostro Nostalgia di Futuro 2024 dedicato all’audience.

Trend e comportamenti di fruizione dei contenuti del pubblico moderno sono stati  il focus dell’incontro organizzato per la sedicesima edizione di Nostalgia di Futuro.  A proposito della distribuzione del tempo speso tra televisione e on-line, Angelini puntualizza che  su 50 milioni di italiani maggiorenni (18+), 35 milioni  guardano la tv sia on line che off. Dunque c’è parità.

La fruizione della tv tradizionale  (gennaio a settembre 2024)  supera l’on line: 4 ore , 16 minuti e 4 secondi per la prima; 2 ore, 4 minuti e 10 secondi per gli altri.

Come è chiaro, il target ha abitudini diverse.

Una differenza di comportamento dipende dall’età. Infatti i 45enni e oltre preferiscono la tv tradizionale  (74%) mentre i giovani fra i 18 e i 24  anni i media digitali (59%).

Buone notizie per l’Italia

Le persone da diciotto anni in su guardano la tv (67%), la meta circa  sul piccolo schermo.  Inoltre il consumo di tv in Italia continua a crescere, unicum a livello internazionale. Il consumo medio di tv in Italia è di 3 ore e 24 minuti al giorno, in crescita di 2 minuti rispetto allo scorso anno.

Total audience

La tv in Italia (misurata da gennaio a settembre 2024) è cresciuta dell’1,4%. “Ma è importante segnalare il dato dell’incremento digitale all’ascolto lineare – ha precisato Angelini – che è del +3,8% dal 1 gennaio al 30 settembre 2024.  Il digitale sembra meno determinante perché  misurato con metodi tradizionali. E’ importante capire che oggi la tv tradizionale si vede su qualsiasi device. Inoltre i broadcaster televisivi sanno innovare, creare contenuti originali per le piattaforme digitali e valorizzare i propri programmi attraverso di esse”.

Per quanto riguarda il consumo digitale dei contenuti televisivi, da gennaio a ottobre 2024  secondo i dati di Angelini  siamo a 16,7 miliardi di digitalizzazioni, che equivalgono a un +10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E per il settore investimenti pubblicitari il mercato vale 11,2 miliardi di euro.  “La tv vince con il 35% – dice Angelini –   anche se gli investimenti pubblicitari vanno visti anche per formati, ed infatti  il 56% degli investimenti viene dai video (+11% rispetto allo scorso anno), seguiti dalle immagini statiche (40%, +7%) e dall’audio (4%, +10%)”

Novità

La tv connessa, che combina il meglio dei due mondi, tv e on-line è il trend emergente. In Italia oggi sono 20,2 milioni le tv connesse, e 33,7 milioni di italiani guarda così la tv.

“Un altro dato importante è la social incremental reach – conclude Angelini –  il dato che  fa capire quanto i social media aggiungono ai contenuti media e precisamente il 503% per le radio, il 328%  per l’entertainment e  il 96%  per lo sport”.

Lo studio presentato ci dice che la tv continua ad essere resiliente. Che la crescente penetrazione delle tv connesse abilita innovative forme di consumo e distribuzione dei contenuti. Che diminuisce il digital divide generazionale nell’accesso a internet, mentre il video on line e l’intrattenimento diventano sempre più centrali nell’utilizzo delle piattaforme social.

Il 2025 è l’anno della svolta per #Audience #Misurazioni e #Convergenze.

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