E’ stato lanciato nei giorni scorsi, da Roma, un “Manifesto per l’Umanesimo del dialogo” che sarà il perno intorno al quale sviluppare un progetto che dia voce e gambe alla Diplomazia culturale, soprattutto nelle aree di crisi del Mediterraneo. Ci sta lavorando un ampio Comitato scientifico (ne fa parte anche la direttrice di Media Duemila, Maria Pia Rossignaud) nel quale sono presenti varie competenze e che ha già il sostegno – prima tra le istituzioni culturali – dell’Accademia Tiberina, fondata due secoli fa, proprio a Roma, da Gioacchino Belli e da una ventina di altri spiriti liberi.

‘’In un tempo – spiega Domenico Campana, l’ideatore del Manifesto – in cui i conflitti si moltiplicano e spesso sfociano in vere e proprie guerre anche sul Continente europeo e nell’area del Mediterraneo allargato, con devastanti distruzioni di luoghi e profonde lacerazioni nelle comunità umane, abbiamo bisogno che le relazioni culturali, anche quelle che traggono origine dal ruolo sociale della Letteratura e della Poesia, rappresentino, più di ieri, uno strumento di dialogo, di pace e di stabilità’’.

“E’ la cultura umanistica – aggiunge Campana, giornalista e scrittore – ad essere la vera natura della cultura del dialogo. E’ la cultura umanistica, nata e sviluppata in Italia, che aumenta la capacità di metabolizzare atteggiamenti innovativi, migliora l’accettazione delle diversità culturali, permette la nascita di società multiculturali con una più alta coesione sociale e con minori conflitti, permettendo al contempo l’adozione di comportamenti più sostenibili da un punto di vista ambientale”.  “Certo – continua Campana – si tratta anche di innovare attraverso l’uso massiccio delle nuove tecnologie della comunicazione, e in particolare della intelligenza artificiale”.

Dal testo del Manifesto si ricavano delle parole chiave che ne fanno una sorta di programma didattico sulla base del quale creare una specifica figura professionale, il “consulente per il dialogo”, che possa operare nell’ambito della diplomazia culturale.

Per Campana e per il Comitato scientifico che gli è a fianco la Diplomazia culturale, con il concorso delle potenzialità e delle competenze del ‘’Consulente del dialogo’’, può concorrere a ricostruire, nella sua operatività nel campo di crisi, il patrimonio anche simbolico ed identitario individuale e collettivo e porre le premesse per una visione progettuale di un futuro migliore”.

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.