FRANCESCA COMUNELLO
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Nei giorni che hanno preceduto il 31 maggio, mi sono chiesta più volte come si sarebbe effettivamente svolta la giornata. Dopo settimane trascorse a lavorare intensamente all’organizzazione dell’evento, le aspettative si mescolavano ai timori. Sul piano organizzativo, infatti, il convegno che avevamo ideato presentava molti tratti di complessità : la durata, l’eterogeneità degli ospiti, il numero degli atelier che si svolgevano in parallelo potevano rappresentare altrettanti elementi di criticità . L’intero Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza è stato coinvolto nell’evento, non solo sul piano logistico (gli atelier hanno popolato tre piani della nostra struttura), ma anche sul piano culturale, dato che molti di noi hanno animato la riflessione del pomeriggio.
Alla fine della giornata, posso senza dubbio affermare che il risultato è stato superiore alle aspettative. L’eterogeneità degli ospiti si è rivelata un importante punto di forza e una soluzione adeguata per celebrare l’eclettismo intellettuale di Mc Luhan. Nel corso del pomeriggio, ho girato tra le aule in cui si tenevano gli atelier, fungendo da connettoretra l’uno e l’altro. Senza dubbio, le discussioni nei diversi atelier sono state arricchite proprio dall’interazione tra soggetti molto diversi: docenti universitari, professionisti provenienti da ambiti differenti, studenti, artisti. La mattina ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino Norman Doidge, traducendo per lui quello che veniva detto in italiano. La sua presenza, come quella di Philippe Cahen, hanno dato alla nostra riflessione non solo un respiro internazionale, ma anche un tono profondamente multidisciplinare, offrendoci stimoli con cui raramente abbiamo l’occasione di confrontarci. Penso che l’eredità più importante che dovremo coltivare nei prossimi mesi sia proprio la ricchezza che deriva dall’interazione tra prospettive così diverse, con riferimento non solo al piano disciplinare, ma alle anche alle esperienze di vita.
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Francesca Comunello
Professoressa e ricercatrice di Sociologia dei processi culturali e comunicativi
Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza