L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni esprime “apprezzamento” per la decisione del Governo di non estendere alle imprese di Tlc la Robin Tax. E’ quanto si legge in una segnalazione al Governo e al Parlamento, in cui si evidenzia come sia invece il caso di puntare su questo settore come volano della crescita.
Per quanto riguarda la Robin Tax, l’Autorità evidenzia come un’estensione al settore delle Tlc “sarebbe risultata incompatibile con il quadro comunitario e nazionale, che prevede che i fornitori dei servizi di comunicazione elettronica possano essere assoggettati esclusivamente al pagamento di diritti amministrativi collegati alla gestione del regime di autorizzazione e alla concessione dei diritti di utilizzo delle radiofrequenze”. Oltre tutto, continua l’Agcom, il presupposto della Robin Tax “é la presenza di pressioni speculative che possano far conseguire elevati extra profitti” e nelle Tlc “manca del tutto”. Senza contare, sottolinea l’Autorità, che in questi giorni è in corso l’asta per le frequenze, con la quale il settore offre il suo contributo, “sia per quanto attiene al profilo delle entrate, sia per quanto attiene al potenziale di crescita per l’economia che la misura può innescare”. E sull’asta in corso, l’Autorità invita a “una più precisa e mirata finalizzazione di parte dei proventi”, destinando “una quota significativa degli introiti eccedenti i 2,4 miliardi di euro a misure di sostegno per la larga banda e le reti di nuova generazione”.
“Di grande rilievo e significato è la segnalazione dell’Agcom, in particolare nella parte relativa alle misure per la crescita e lo sviluppo dell’Information Technology”.
Così il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico, ha commentato l’invio al Governo e al Parlamento della segnalazione in merito all’opportunità di destinare una quota significativa degli introiti eccedenti i 2,4 miliardi di euro a misure di sostegno per la banda larga e le reti di nuova generazione.
“Ben fa l’Autorità a segnalare che dallo sviluppo della banda larga e delle reti di nuova generazione può venire un significativo impulso alla crescita del sistema economico, che da più parti e autorevolmente è stato indicato come il presupposto imprescindibile di superamento dell’attuale congiuntura economica sfavorevole e di raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario del nostro Paese. È, dunque, una buona prospettiva di utilizzo delle risorse quella delineata dalla segnalazione in base all’andamento positivo dell’asta per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per le telecomunicazioni a larga banda mobile, che ha superato i 3 miliardi di euro”.
“Particolare apprezzamento merita poi la segnalazione dell’Agcom nella parte in cui individua, tra gli strumenti per aumentare la domanda per la banda larga, quelli più virtuosi, quali l’alfabetizzazione informatica e la promozione dell’accesso ai contenuti editoriali di qualità, con un bonus per l’abbonamento a quotidiani on line per gli studenti, così affiancando, per la prima volta, la valorizzazione dei contenuti di qualità agli interventi di potenziamento delle infrastrutture che consentono la diffusione dei contenuti stessi.”
“É auspicabile – ha concluso il Presidente della Fieg – che il Governo accolga al più presto le positive indicazioni del Presidente Corrado Calabrò, adottando i conseguenti provvedimenti di destinazione delle risorse”.