Marshall McLuhan ricordato anche a Pompei. I graffiti di Derrick de Kerckhove, come qualche giornale ha titolato, hanno riscosso notevole successo di pubblico e di cronaca soprattutto perché la giornata è stata un vero momento di confronto e formazione per i giovani liceali che hanno riempito il teatro Costanzo Mattiello. Dai graffiti, raccontati dal professor Varone, come mezzo di diffusione di informazione, alla leziona su come tutelare la propria privacy del ricercatore Fub (Fondazione Ugo Bordone), Maurizio Pellegrini.
Il sindaco, Claudio D’Alessio, ricorda quanta strada è stata fatta e quanti gli sforzi per rendere Pompei una cittadina all’avanguardai sia culturalmente che tecnologicamente, un primo esempio è il WifiPompei nelle piazze.
“I Social Network sono una realtà con cui dobbiamo convivere, bisogna dunque imparare a conoscerli, ad usarli dando loro la giusta importanza”, spiega il giovane assessore alla comunicazione e all’innovazione tecnologica Claudio Alfano.
How it all begins, da dove è cominciato tutto, il titolo dell’ultimo numero di Media Duemila ben si addice alla relazione di Antonio Varone, direttore degli Scavi di Pompei. L’esperto di graffiti inizia l’excursus: come le api, anche gli uomini hanno il proprio modo di comunicare. Gli amori, le poesie e i sentimenti prima si comunicavano sui muri, oggi tramite Social Network e blog.
Dalle analisi psicologiche della scrittura, della grafologa Candida Livatino, che appassionano i giovani che le chiedono di ritornare, si passa all’attualità.
“Siamo qui, come in un nuovo villaggio globale in cui conoscenza e formazione si uniscono per promuovere in un contesto di particolare significato e bellezza la centralità dell’essere umano, ieri, oggi, domani”, Maria Pia Rossignaud, il nostro direttore, introduce così il massmediologo Derrick de Kerckhove che presenta Marshall McLuhan e le sue dieci predizioni.
Si discute del potere della parola e della scrittura: “La grafologia è una scienza umana che, attraverso la scrittura, ci aiuta a conoscere la personalità, il carattere e la sfera affettiva di chi scrive – spiega Candida Livatino –. Il foglio rappresenta l’ambiente, mentre la traccia grafica che viene lasciata è come un’impronta digitale, personale e unica. Il contenuto di quanto si scrive è frutto di un pensiero razionale, i segni grafologici che vengono tracciati sono dettati dall’inconscio.
La firma rappresenta l’IO sociale, ovvero il modo in cui vorremmo che gli altri ci considerassero. La differenza tra testo e firma è: il testo rappresenta l’IO privato e la firma l’IO sociale”.
Derrick de Kerckhove spazia tra Facebook e Twitter, nuovo campanello d’allarme globale, punto di maturazione che ha cambiato la politica del mondo. Ormai viviamo la storia dal basso, raccontata dalla gente in real time ed in soli 140 caratteri. Come è successo in Tunisia.
E riprendendo una tesi di dottorato su Cicerone di McLuhan, Derrick de Kerkchove distribuisce in sala un questionario, prodotto dall’Università di Sociologia, Federico II di Napoli.
I Social Network sono sempre più pericolosi, se non usati adeguatamente. Maurizio Pellegrini, della Fondazione Ugo Bordoni, parla di diritto all’oblio ma soprattutto di privacy e sicurezza su Facebook, Twitter, Google e Youtube. I dati personali sono alla portata di tutti, e dietro ogni Social Network o sito di ricerca, quale Google, c’è sempre un market.
Al convegno l’associazione Aica, rappresentata da Rosario Cristaldi, invita alle Olimpiadi d’informatica 2012 gli studenti pompeiani.
La tecnologia non deve sommergerci, ricorda Cristaldi, riprendendo il discorso di Derrick de Kerckhove: “Siamo sempre più Pinocchi 2.0, schiavi della Rete e dei Social Network”.
Infine Salvatore Iaconesi e Oriana Persico affascinano i giovani con la performance dell’Uomo Elettronico, un uomo sospeso nello spazio ma legato al mondo. Un uomo che vive di stimoli elettronici, emanati da altri uomini, tramite un’applicazione e QrCode stampati su sticker attaccati in tutto il mondo.
Di Mariateresa Caliendo