di FORTUNATO PINTO –
Dal 15 al 17 novembre presso il Politecnico di Torino si è tenuto il Congresso Nazionale 2011 di AICA – Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico – organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazione Torino Wireless. Come nelle edizioni precedenti ricercatori, docenti, professionisti e manager di università, enti di ricerca, aziende, istituzioni impegnate nel settore ICT hanno messo a confronto le proprie competenze per discutere sui possibili scenari futuri del nostro paese. Le Smart Cities, associate alle Smart Tech e alle Smart Innovation, sono state il tema principale della prima giornata: “un approccio smart può portare vantaggi all’energia, alla mobilità e alla salute”- hanno sostenuto i partecipanti -“mettendo in primo piano l’uomo: cittadino e lavoratore di una nuova realtà, immerso in una rete di opportunità di comunicazione e di interazioni senza precedenti.” Nella prima giornata è stata presentata, anche, la Fondazione Torino Smart City: “ per accompagnare lo sviluppo della città nei prossimi anni in direzione della sostenibilità e costruire una candidatura credibile e forte ai bandi europei, con le necessarie alleanze internazionali e l’apporto del mondo produttivo, della formazione, della ricerca” ha dichiarato l’Assessore all’ambiente Enzo Lavolta.
Le giornate del 16 e del 17 sono state dedicate ai nuovi lavori, ai nuovi percorsi formativi e operativi: Smart Jobs & Competence il tema della seconda giornata nella quale sono stati resi noti i risultati della ricerca europea sulle competenze IT “Professional e-Competence Survey”, svolta dall’AICA e dal CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies). La ricerca, condotta per l’Italia su un campione costituito da professionisti ICT che cercano di cambiare lavoro, evidenzia un’età media più giovane rispetto ai colleghi europei; la spinta alla ricerca di un lavoro più soddisfacente coinvolge un 20% di specialisti under 40 in più rispetto alla media. Chi lavora nell’IT in Italia non ha un livello elevatissimo di formazione post-secondaria, ed il percorso formativo non è particolarmente focalizzato sull’IT. In ogni caso, i partecipanti italiani alla ricerca hanno registrato livelli di competenze superiori rispetto al resto d’Europa nelle cinque aree dell’European e-Competence Framework (definite Plan, Build, Run, Enable, Manage). La ricerca evidenzia inoltre che la proporzione di donne professioniste ICT in Italia è inferiore alla media europea, attestandosi all’8% contro una media del 16%. Come i colleghi degli altri paesi europei, gli italiani hanno qualche difficoltà a riconoscere il proprio profilo professionale fra quelli proposti, inoltre solo una piccola parte degli intervistati ha le competenze previste dall’European e-Competence Framework.
Nella terza ed ultima giornata il futuro delle nuove generazioni, l’inclusione nel mondo digitale e la cittadinanza sono state le tematiche di cui si è discusso, hanno partecipato inoltre i giovanissimi protagonisti dell’ultima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Nel 2012 l’edizione internazionale della manifestazione, promossa nel nostro paese da AICA e MIUR, sarà ospitata per la prima volta dall’Italia: durante il Congresso Giuseppe Colosio, Chair IOI 2012 (nonché Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia), ha colto l’occasione per per delineare l’organizzazione di questo importante evento.
La manifestazione di quest’anno è stata particolarmente interessante perché si è festeggiato il cinquantesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione e noi di Media Duemila abbiamo voluto raccogliere il commento del Vice Presidente AICA, Bruno Lamborghini (in foto, ndr). “ L’AICA è nata con i primi Olivetti nel 1961 e da allora ha vissuto e studiato la storia della cultura informatica mettendo in atto grandi progetti come la patente ECDL che dal 1997 è stata accreditata a milioni di Italiani. Si è scelto di celebrare la manifestazione al Politecnico di Torino”- ha continuato il Vice Presidente – “ perché il Politecnico è il luogo ideale per l’innovazione, sono un esempio le start up nate con la collaborazione tra l’Università e le aziende del territorio. Inoltre è stata scelta la città di Torino per l’associazione con la celebrazione dei 150 anni dell’Unità di Italia.”. L’AICA punta ai giovani e al loro futuro per questo il Vice Presidente Lamborghini ci ha ricordato della collaborazione con Prospera (PROgetto-SPERAnza, associazione con oltre 1500 manager) per lavorare alla trasformazione dell’Italia con la definizione delle linee guida sul Manifesto per l’Italia Digitale. “Gli italiani hanno i numeri per un futuro digitale migliore: siamo nelle posizioni più alte per quanto riguarda la navigazione in Rete e siamo la popolazione con la percentuale più alta di telefono cellulare pro capite con oltre 20 milioni di dispositivi, di cui sempre di più smartphone. Inoltre il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo è il neo Ministro dell’Istruzione, il che non può essere altro che un segnale significativo per il futuro della cultura digitale nel nostro paese”.
Fortunato Pinto
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