Un dialogo tra Edoardo Boncinelli e Derrick de Kerckhove”. L’evento, organizzato per l’otto dicembre al Caffé Letterario dalle ore 11, partirà dalle ultime pubblicazioni degli autori per Liguori Editori: “Il mondo è una mia creazione” e “Il sapere digitale”, rispettivamente di Boncinelli e di Derrick de Kerckhove, in collaborazione con Annalisa Buffardi. A condurre il dialogo ci sarà Alberto Abruzzese.

Dal 7 al 12 dicembre all’EUR, Palazzo dei congressi si terrà la fiera nazionale della piccola e media editoria, Più libri più liberi. Nata nel 2002 con l’obiettivo di offrire al maggior numero possibile di  case editrici uno spazio per portare agli onori della ribalta la propria produzione, spesso ‘oscurata’ da quella delle case editrici più forti. Tra gli appuntamenti della fiera ci sarà anche il dialogo organizzato dalla Fridericiana Editrice Universitaria “La mente allargata: cultura digitale e neuroscienze a confronto.

Edoardo Boncinelli è genetista e biologo molecolare di risonanza internazionale, insegna Fondamenti biologici della conoscenza presso la Facoltà di filosofia dell’Università Vita-Salute di Milano, in tempi recenti si è dedicato alla divulgazione scientifica nei campi della genetica, dell’evoluzione e delle neuroscienze. Il suo ultimo lavoro per Liguori Editori è una raccolta dei risultati di anni di osservazioni e di studi sulle problematiche della mente e della psiche. Tre i temi fondamentali: le neuroscienze, la teoria psicanalitica e la psicoterapia. L’argomento neuroscienze viene trattato con una certa ampiezza e vi si esamina in particolare un modello teorico di funzionamento della coscienza che rappresenta un contributo originale e che permette di inquadrare in un’unica cornice molti dei temi che caratterizzano il rapporto fra inconscio e coscienza. Vengono altresì analizzate alcune affermazioni della psicanalisi. Secondo l’autore, come fatto culturale e letterario, la psicanalisi ha un’indubbia validità ma non può aspirare a una scientificità che non gli è mai stata propria. Ma se la teoria non è scientificamente sostenibile, si è chiesto l’autore, per quale motivo la psicoterapia assolve egregiamente il suo compito? Dopo aver rilevato che, per certe patologie e per certi pazienti, sembrano essere efficaci praticamente tutti i trattamenti psicoterapeutici, che si ispirano alle più diverse scuole di pensiero, vengono prese in considerazione alcune possibili spiegazioni dell’appassionante fenomeno, vero motivo conduttore della vita d’oggi.

Il sapere digitale scritto dal direttore scientifico di Media Duemila con Annalisa Buffardi, docente di Tecniche di e-learning presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Napoli Federico II, si occupa di un nuovo sapere che prende forma tra pubblico e privato, tra comunità e individuo, tra accesso condiviso e soggettività. Nell’era del tag e del social bookmarking ciascuno di noi diviene strumento e motore di ricerca, per se stesso e per gli altri. La Rete trasferisce ad ogni singolo utente una dimensione ipertestuale, attraverso la socializzazione dei nostri processi cognitivi on line. Il brain frame digitale si estende alla Rete. E’ la trasformazione avviata dal Web. L’impatto cognitivo dei nuovi strumenti che rivoluziona il nostro approccio alla conoscenza. Si tratta di mutamenti, dalla scrittura alla rivoluzione elettronica, che sono stati oggetto crescente di studi e discussioni. Come si è trasformata la mente umana con la diffusione delle nuove tecnologie? Cosa succede quando il ricercatore sceglie di – o è costretto a – inforcare gli occhiali del suo computer come interfaccia del mondo? Come si definiscono le pratiche di interazione che sostanziano il processo della ricerca, alla luce della nova e straordinaria fonte scientifica del Web? Come si costruiscono le dinamiche di legittimazione dei saperi e di accreditamento dei membri della comunità scientifica nel conteso di apertura e democratizzazione consentito dal Web, che potenzialmente libera la pubblicazione scientifica da marchi editoriali e istituzionali? Queste le domande che l’erede di McLuhan e la sua collega si sono posti.

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