di ALESSANDRA DENARO –

Vincere il premio “Nostalgia di futuro” 2011, dedicato al giornalista Giovanni Giovannini, è stato per me motivo di orgoglio e grande emozione. L’esser stata ritenuta meritevole di tale riconoscimento mi onora e per questo ringrazio l’Associazione Media Duemila che ha selezionato la mia tesi dandomi così la possibilità di partecipare ad un evento presieduto da giornalisti e personalità di grande caratura, nonché di usufruire di uno stage presso Sky. Ho trovato estremamente significativa la scelta di Media Duemila di porre la propria attenzione sulle tematiche legate alla sostenibilità e, nello specifico, alla comunicazione sostenibile. Segno che il mondo del giornalismo italiano ha riconosciuto l’urgenza di riflettere su una delle questioni che, insieme ad altre, genera quel clima di profonda incertezza e instabilità mondiale che contraddistingue le nostre società oggi.

Da parte mia, la scelta di approcciarmi a questo particolare ambito di ricerca è stata dettata da molteplici motivazioni. L’attualità del tema è sicuramente una di queste, ma ancora più stringente è stato voler assecondare il mio personalissimo desiderio di comprendere i motivi che hanno condotto l’uomo all’attuale crisi ecologica, crisi che si accompagna in maniera tangibile ad un senso di malessere interiore diffuso soprattutto nelle società occidentali. Necessitiamo di una trasformazione profonda, di un cambiamento di prospettiva su noi stessi e sul mondo che possa inaugurare una stagione di prosperità e benessere, in sintonia con una rinnovata visione ecologica del reale che è possibile incentivare anche e soprattutto attraverso un uso sapiente e intelligente della comunicazione mediale.

Giovanni Giovannini aveva acutamente intuito che proprio i media possono costituirsi come catalizzatori e promotori di metamorfosi radicali nel tessuto sociale e, cosa più importante, credeva nella possibilità del cambiamento. E questo è il messaggio che ho voluto trasmettere con la mia tesi “Formare ad una cultura ecologicamente orientata. Una sfida pedagogica tra etica e sostenibilità”, ovvero che ci sono altri modi di intendere l’uomo, il mondo e il legame che li unisce, e che possiamo decidere di ripartire da una nuova idea di società che, in accordo con i principi della sostenibilità, si ispiri ai criteri di giustizia ed equità e che includa il rispetto e la responsabilità per il non-umano.

Alessandra Denaro

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