La carta, quando è nata come veicolo per trasportare informazioni, ha subìto varie accelerazioni. La rivoluzione Gutenberghiana ha significato per quel momento storico un’esplosione che può essere paragonata a quella che viviamo oggi. “E’ per questo che oggi abbiamo bisogno di rallentare – sottolinea de Kerckhove – e paradossalmente il ruolo di deceleratore spetta proprio alla carta che in questo contesto ritorna protagonista”. Si discuterà dunque di filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione Mercoledì 15 Febbraio alle 10,30, a Roma, presso la Sala Capitolare del Senato.
“Una filiera – si legge in una nota – la cui importanza emerge non solo dai suoi macroaggregati (36,4 miliardi di euro di fatturato e circa 800 mila addetti tra occupazione diretta e indotta), ma anche da alcune componenti, come le imprese editoriali, che assolvono una funzione insostituibile di tutela di interessi e diritti costituzionalmente rilevanti quali il diritto di informare e di essere informati”.
Otto le associazioni industriali promotrici – Acimga, Aie,Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg – che “intendono richiamare l’attenzione sui problemi e sulle difficoltà del settore e sull’esigenza di idonee misure di politica industriale, necessarie per superare una crisi economica e produttiva che si iscrive in quella più ampia del Paese”.
A introdurre i lavori sarà il presidente del Senato, Renato Schifani, che rivolgerà un indirizzo di saluto ai partecipanti.
Seguirà la relazione di Alessandro Nova dell’Università Bocconi che fornirà un’analisi quantitativa della filiera e dei comparti in cui è articolata e del valore che rappresenta nella società italiana sotto il profilo economico e sociale. Al dibattito prenderanno parte Giulio Anselmi, presidente della Fieg (che agirà anche da moderatore), Vincenzo Boccia, vicepresidente di Confindustria, e Derrick De Kerckhove, direttore scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia e di Media Duemila.

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