I 20 anni dell’associazione GTWN (Global Telecom Women Network) sono un evento al GSM Forum di Barcellona 2012. Anne Bouverot, Direttore General, GSMA apre l’incontro delle donne che occupano posizioni di rilievo nel mondo delle telecomunicazioni. C’è anche Viviane Reding, i discorsi di queste due donne eccezionali si possono scaricare e leggere integralmente cliccando sui link alla fine dell’articolo. La prima richiama l’attenzione di tutte noi su numeri impressionanti: 6.6 miliardi di connessioni mobili oggi. “Io – sottolinea Anne Bouverot – preferisco sempre pensare alle donne ed agli uomini dietro queste connesisoni: 3.6 miliardi di individui nel mondo”. La banda larga è arrivata a 1.3 miliardi di connessioni dunque è chiaro che il futuro della comunicazione è nel mobile. L’anno scorso questa industria ha generato 1.5 $ trilioni di ricavi.  E’ simile in grandezza al settore farmaceutico o aerospaziale e occupa 8 milioni di persone.

Viviane Reding ha riportato l’attenzione su temi di scottante attualità quale la privacy, il diritto alla riservatezza ricordando che nel 1992 l’industria delle telecomunicazioni era un universo molto regolato, ma nonostante ciò già si poteva capire che saremmo andati verso il cloud computing, la banda larga e le connessioni senza fili. Tutto ciò ci ha permesso di essere quello che siamo oggi: 2 miliardi di utenti Internet del villaggio globale. Perciò l’Europa non permetterà nessun blocco di Internet per nessuna delle ragioni che si potrebbero invocare. L’Europa assicurerà sempre i diritti individuali e la protezione dei dati sensibili.
Un enorme privilegio scrutare il futuro del mobile in questo contesto grazie a Candice Johnson e a tutte le socie del GTWN che Anne Bouverot ha salutato ricordando la  frase del Presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf: “Se i tuoi sogni non ti spaventano, vuol dire che non sono abbastanza grandi”.

Discorso di Anne Bouverot.

Discorso di Viviane Reding.

Articolo precedenteIl rilancio dell’Unione Europea passa per l’ICT e l’innovazione
Articolo successivoRicucire la vita