di LUCA PROTETTI –

La tv in alta definizione è ormai entrata in quasi tutte le case, le connected tv sono una realtà e anche il 3D sta conquistando sempre più spazio nel mondo dell’audiovisivo. Dietro queste rivoluzioni tecnologiche c’è anche il grande lavoro di armonizzazione, controllo e promozione di HD Forum Italia, l’associazione rappresentativa di tutta la filiera del settore audiovisivo che ha già tagliato il traguardo del primo lustro di attività. “Sono stati cinque anni pieni e importanti che non sarà facile ripetere perché il passaggio dall’analogico al digitale terreste ha favorito l’arrivo di nuovi apparati nelle case creando un ecosistema particolarmente adatto per l’avvento della tecnologia HD”. Marco Pellegrinato, Vice Direttore Ricerca e progettazione tecnica del gruppo Mediaset, nonché Vice Presidente di HD Forum Italia, anticipando quelli che saranno i temi della prossima convention annuale del forum (in programma a fine anno) traccia un bilancio sull’attività dell’associazione. “Sicuramente con le pubblicazioni dell’HD Book Collection abbiamo formulato delle importanti specifiche cross-platform, convergenti e integrate che hanno permesso di armonizzare il settore. Abbiamo portato avanti lo sviluppo dell’Hd in Italia e quello del 3D. Anche il mondo dell’Over The Top (tv connesse) è ormai una realtà su cui tutti i broadcaster stanno investendo (Premium Play, Rai Replay, ndr)”.
La tecnologia Over The Top apre ad una televisione “non lineare” ad accesso on-demand, che di fatto trasforma il concetto di palinsesto in un “menu” che permette all’utente di scegliere direttamente i contenuti. Si prevede che nei prossimi cinque anni il consumo di tv non lineare arriverà a guadagnare circa il 30% del mercato. “E’ una tendenza che HD Forum ha già colto, introducendo metodiche per le connected tv o per device che possono ricevere contenuti sia dal versante brodcaster che broadband”. Specifiche che sono state maggiormente approfondite proprio nell’ultimo Hd Book DTT 2.1, pubblicato a gennaio e già distribuito, che introduce elementi fondamentali sia sullo streaming dei contenuti adattativi che sulla protezione dei contenuti. HD Book DTT 2.1 sarà seguito a giugno da un’alta pubblicazione per il mondo satellitare (Hd Book Sat 2.0)”.
L’HD Book DTT 2.1 introduce anche uno standard di trasmissione per il 3D che è stato poi recepito e perfezionato a livello europeo: la retrocompatibilità. Una specifica tecnica che rende compatibile la visione di un prodotto 3D anche su un televisore HD standard, senza il rischio di avere le immagini sdoppiate come accade quando si guarda un film in 3D su un TV HD standard. “Questo permette ai broadcaster di poter avviare la produzione di contenuti tridimensionali. Nel 2011 infatti solo 6% dei device poteva ricevere in 3D mentre con questo sistema di retrocompatibilità, che permette di essere visto dalla maggioranza delle televisioni sia in 3D che in 2D, in questo caso il target si allarga al 70%. Senza questa metodologia i broadcaster avrebbero dovuto avere un canale apposito e raddoppiare la banda per avere quello che oggi si ha con un formato 3D retrocompatibile”.
Su queste e altre specifiche Hd Forum ha raccolto una larga adesione dall’industria: su 11 piattaforme testate dai laboratori DGTVi il 72% sono risultate compatibili con lo standard ETSI: Plano Stereoscopic 3D riportato nell’Hd Book, mentre per le tv 3D la risposta è stata del 58%. “Dopo cinque anni – spiega Pellegrinato – abbiamo conquistato una certa nostra autorevolezza e ora intendiamo andare oltre, fare un passo in avanti come recita il nostro nuovo claim “beyond HD” e aprire a nuovi standard come l’UltraHD e il 3D avanzato. Si va infatti verso schermi sempre più sottili ed ampi che arriveranno, in un futuro non molto lontano, a 100/120 pollici ed oltre. A quel punto anche l’HD sarà superata e servirà il 4K. Inoltre c’è il mondo degli advanced media che apre a nuovi scenari e magari tra qualche anno si arriverà ad uno standard multidimensionale per navigare all’interno delle immagini per giungere infine all’olografia che sarà il punto di arrivo. La vera realtà aumentata”.

Luca Protettì

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