di MARIATERESA CALIENDO –
Nasce Volunia, il nuovo motore di ricerca, o meglio, la nuova sfida “made in Italy” a Google, non solo economica ma anche intellettuale.
Dal mondo della rete arrivano forti critiche (“Funzionerà?”) ma anche commenti positivi (“E’ una genialata!”).
La parola Volunia nasce dall’unione delle parole volo e luna “Per simboleggiare il balzo che il mio motore garantisce”, spiega Massimo Marchiori alla presentazione tenuta il 6 febbraio all’Università degli studi di Padova, dove ha presentato il nuovo motore di ricerca da lui ideato e realizzato con la collaborazione di una piccola equipe di studenti ed ex studenti della stessa Università.
“Una diversa esperienza del web” è il messaggio che lancia il sito www.volunia.com che nasce come social engine, ma viene presto definito da tutti social network.
La vera innovazione è stata quella di creare interazione sociale tra gli utenti: Volunia consiste in una tool bar posta sopra ai siti che visitiamo, con una Social Box come sidebar aggiuntiva. Attraverso la Social Box, infatti, è possibile conoscere gli utenti che stanno visitanto il sito in quel momento.
E’ possibile creare dopo la ricerca una mappa, di cui ogni sezione diventa così una chat room: i commenti sfilano a lato e si possono nascondere.
Il progetto tutto italiano attualmente funziona solo in Beta Testing ed iscrivendosi c’è la possibilità di entrare in una lista di Power Users.
Al momento non c’è ancora la possibilità di accedere alle nostre liste di amici Facebook o di follower di Twitter, e per cercare i conoscenti basta cliccare su persona.
Il team di Marchiori, inoltre, sta lavorando anche alla creazione di un app per dispositivi mobile.
Massimo Marchiori è un informatico italiano nato a Padova nel 1970.
Ideatore dell’algoritmo PageRank di Google, ha vinto il premio TR100 della Technology Review (ottobre 2004), che viene dato ai 100 giovani ricercatori più innovatori al mondo.
Ha ideato Hyper Search, un motore di ricerca che basava i risultati non soltanto sui punteggi delle singole pagine, ma anche sulla relazione che lega la singola pagina col resto del web. Questo lavoro è stato citato nell’articolo in cui è stato formulato l’algoritmo.
E’ stato chief editor dello standard mondiale per la privacy del Web (P3P).
E’ stato uno degli iniziatori del progetto XML Query nel World Wide Web Consortium (W3C), ed è uno degli autori della famiglia di standard mondiali XQuery, per effettuare ricerche (query) all’interno di documenti o database in XML.
Dal 2006 è professore associato all’Università degli studi di Padova ed è ricercatore scientifico nel W3C. Si occupa attivamente della ricerca e dello sviluppo del web semantico.Da aprile 2010 Massimo Marchiori è chief technology officer di Atomium Culture.
Mariateresa Caliendo
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