Si è svolto lo scorso giovedì 19 novembre nella sala Convegni della Macro Area di Ingegneria dell’ Università di Roma Tor Vergata il seminario “A lezione con le imprese. Quale futuro per l’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni”, in occasione del quale è stato presentato ufficialmente il nuovo indirizzo Telecomunicazioni attivato presso il corso di studi in Ingegneria Gestionale della stessa Università.
Il progetto formativo, primo nel suo genere in Italia, è stato ideato e realizzato dal Prof. Francesco Vatalaro, Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’ Impresa (DII) dell’ Università di Roma Tor Vergata.
Il seminario, organizzato in collaborazione con l’ Associazione per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (AICT), Key4biz e Media Duemila, ha consentito ai partecipanti provenienti dal mondo accademico e dalle principali aziende italiane del settore ICT, di poter discutere e riflettere sulle opportunità di lavoro offerte dal mondo del lavoro nei prossimi anni, in particolare quello dell’ Information & Communication Technology (ICT), sui nuovi profili di ingegnere richiesti e in che modo il mondo accademico italiano può contribuire in un contesto socio-culturale sempre più “digitale”.
L’evento è stato aperto dai saluti iniziali da parte del Prof. Nathan Levialdi (Direttore del DII) e dall’ Ing. Andrea Penza (Presidente AICT) che hanno sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra il mondo universitario e quello delle aziende soprattutto nel settore ICT, mentre è stato il Prof. Francesco Vatalaro (Università di Roma Tor Vergata) a delineare le principali caratteristiche del progetto formativo. “Nonostante l’intero comparto ICT – evidenzia Vatalaro – sia in grado di cubare quasi un terzo dell’ intero PIL europeo e nonostante l’impiego professionisti esperti del digitale cresca ogni anno del 4%, si stima che entro il 2020 mancheranno oltre 800.000 posti di lavoro in questo settore. Stiamo assistendo ad una mancanza quantitativa dei nuovi esperti del digitale. Ma non solo. E’ anche qualitativa. Dal punto di vista delle competenze, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un cambiamento dei profili richiesti. Infatti la rivoluzione digitale in atto ha creato una crescente domanda di nuovi esperti del digitale con un forte focus sulla gestione, sulla conoscenza degli aspetti di business e sulla capacità di analisi dei dati. Si stima che entro il 2020 questi nuovi profili cresceranno del 44,2%. E’ necessario che il mondo accademico tenga in forte considerazione questi nuovi elementi. “
La Tavola Rotonda moderata da Raffaele Barberio (Direttore di Key4biz) ha visto la partecipazione di manager di importanti aziende italiane del settore ICT. Secondo Guido Ponte (Telecom Italia) è “opportuno che i giovani abbiano Curriculum Vitae aperti, quindi con competenze trasversali”, mentre per Alessandro Francolini (Ericsson) “oggi il lavoro richiesto è quello orientato alla gestione, alla ottimizzazione e al miglioramento dei servizi e dei processi. Chi cerchiamo ? Cerchiamo persone con mentalità aperta, che siano i migliori talenti, che abbiano le migliori competenze miste a capacità di leadership.” E’ stato Stefano Ciccotti (RaiWay) a sottolineare l’importanza della figura dell’ Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni “capace di cogliere il cambiamento”, seguito da Enrico Salvatori (Qualcomm) secondo cui i “nuovi professionisti dell’ ICT devono possedere compentenze tecniche miste a capacità organizzative se vogliono raggiungere ottimi risultati nelle aziende.”
L’Ing. Andrea Penza ha poi condotto la sessione dedicata agli ex-allievi dell’Università di Roma Tor Vergata, i quali hanno raccontato la propria esperienza lavorativa. Daniele Albanese (Justbit) è il fondatore di una azienda attiva nel settore ICT che sviluppa servizi digitali ad elevato contenuto tecnologico, Annalisa Durantini (AGCOM), invece, dopo aver conseguito la laurea quinquennale in Ingegneria e il Dottorato di Ricerca, ha vinto brillantemente il relativo concorso pubblico per poi prendere servizio direttamente nella stessa Autorità di Garanzia.
Nell’ultima sessione dal titolo “Quale formazione per l’ingegnere gestionale delle telecomunicazioni?” e moderata da Maria Pia Rossignaud (Media Duemila) è intervenuta per prima Laura Grasso (Vodafone), secondo cui ormai “oltre ai profili dei nuovi laureati nel campo ICT, anche il sistema di recruitment ha subito profondi cambiamenti. Infatti oggi è auspicabile che un candidato si presenti con un video curriculum vitae, con una ottima capacità di parlare la lingua inglese. Ma in tutto questo il ruolo delle aziende è chiaro: devono orientare i giovani neolaureati”.
Successivamente Maria Rita Spada (Wind) si è soffermata sulla “necessità di favorire un avvicinamento tra i giovani laureati e le aziende attraverso gli stage, tenendo presente che lo studio non finisce nell’Università ma prosegue nelle aziende. ”
Il seminario è terminato con le conclusioni di Maria Pia Rossignaud, secondo cui “il nuovo progetto formativo incentrato sull’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni consente ai giovani sia di avvicinarsi alle aziende sia di innovare a tutto tondo. È un vero e proprio esempio di Social Innovation”.

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.