L’acceleratore lineare che l’ospedale San Pietro di Roma offre ai suoi pazienti è un macchinario di ultima generazione  che rivoluziona la radioterapia e la radiochirurgia. La tecnologia dunque al servizio dell’uomo. “Grazie ad una sola piattaforma digitale  – spiega il direttore Piercarlo Gentile   (vedi videointervista) è possibile controllare tutta la procedura ed in più determinare la posizione delle strutture (il tumore) dentro al corpo del paziente trattando solo i tessuti compromessi senza toccare gli altri con un livello di precisione mai raggiunto prima”.  Un esempio pratico è  lo spostamento della massa  tumorale  all’interno dei polmone che si muove con il respiro: questa macchina riesce controllare lo spostamento.
Costa quasi 5 milioni di euro, con gli accessori si arriva a circa 7. Un investimento che le condizioni economiche della Regione Lazio non si sarebbe potuta permettere.  “I capitali privati sono necessari – continua Gentile – Evidentemente non quelli che hanno come obiettivo un ritorno immediato, ma il miglioramento della qualità del servizio”.
Il centro UPMC San Pietro FBF è una struttura completamente nuova e si trova all’interno del campus dell’ospedale romano, in prossimità del dipartimento di radioterapia già esistente,  l’investimento viene principalmente da parte di UPMC (University of Pittsburgh Medical Center).

Il Centro è la prima struttura oncologica nella Regione Lazio a offrire trattamenti di radiochirurgia stereotassica utilizzando il TrueBeamTMSTx, uno degli acceleratori lineari più potenti e completi oggi presenti sul mercato. Si tratta della prima piattaforma totalmente integrata che, grazie alla sua capacità di individuare i tumori utilizzando metodi di imaging virtuale in tempo reale di elevata precisione, permette di somministrare dosi più potenti di radiazioni in modo più veloce e localizzato. Questo strumento all’avanguardia consente non soltanto di ridurre i tempi di trattamento, ma anche di migliorare la tollerabilità del paziente, non più costretto a rimanere nella stessa posizione per lungo tempo.

Il nuovo sistema del Centro di radioterapia ad alta specializzazione UPMC San Pietro FBF è tra i primi disponibili in Italia con tecnologie di pianificazione del trattamento iPlan® e imaging radiografico “room-based” ExacTrac®, che consentono di sviluppare ulteriormente le sue funzioni nel campo della radiochirurgia. Presso il Centro sarà anche disponibile la tecnologia RapidArc™ IGRT per la radioterapia a intensità modulata (IMRT).

Queste tecnologie innovative sono utilizzate presso il network oncologico UPMC CancerCenter per il trattamento delle neoplasie del sistema nervoso centrale, del distretto testa-collo, del polmone, delle ossa, del distretto gastrointestinale e genitourinario. Il TrueBeamTMSTx, in particolare, può essere usato per tutte le forme avanzate di radioterapia a fascio esterno, sebbene le sue potenzialità siano maggiormente sfruttate con la radiochirurgia stereotassica (SRS) e la radioterapia stereotassica corporea (SBRT), dove è richiesta una localizzazione estremamente precisa per evitare danni agli organi e ai tessuti vicini.

In qualità di istituzione tra le più rilevanti nel settore, nonché di partner dell’University of Pittsburgh Cancer Institute, UPMC CancerCenter ha contribuito alla definizione di svariate e complesse modalità di trattamento radioterapico all’avanguardia e ha accettato con entusiasmo di collaborare con molti sistemi sanitari nel mondo (in Irlanda in Europa), condividendo le proprie conoscenze e promuovendo l’utilizzo di nuove tecnologie, quali appunto il TrueBeamTMSTx.

Tra il 2001 ed il 2012, nel network delle strutture UPMC (38 negli USA e 2 in Irlanda) sono stati effettuati 6.859 trattamenti di radiochirurgia stereotassica su 4.423 pazienti. I trattamenti di radiochirurgia stereotassica effettuati col TrueBeamTMSTx tra il 2011 e il 2012 sono stati invece 572, su un totale di 477 pazienti.

Dalla partnership con l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli nasce così questo Centro di alta specializzazione per le cure oncologiche, che intende diventare un punto di riferimento clinico e di ricerca per i pazienti. La direzione medica del Centro è affidata al professor PierCarlo Gentile e tutto il personale (medici, fisici, tecnici) che lavora presso la struttura ha svolto periodi di formazione e condivisione negli Stati Uniti.

”Siamo molto orgogliosi di questo nuovo partenariato – ha detto Laura Raimondo, senior vice president di UPMC – che ci permette di ampliare l’offerta terapeutica per i pazienti del Lazio e di sviluppare aree di ricerca. E’ nostro intendimento, infatti, inserire questa struttura all’interno di gruppi di lavoro europei ed internazionali e promuovere collaborazioni con i Centri oncologici già presenti nel territorio per assicurare i più appropriati livelli di cura”.

“Fin dal 1996 con la creazione di ISMETT, nato per eseguire trapianti in Sicilia, UPMC ha una lunga storia di collaborazione con il Governo italiano e altri partner per portare assistenza sanitaria di qualità alla popolazione italiana – ha detto il professore Bruno Gridelli, direttore medico e scientifico di UPMC International e direttore di ISMETT – L’apertura di questo centro di radiochirurgia presso l’Ospedale San Pietro darà accesso a terapie innovative ed efficaci a un maggior numero di pazienti, vicino alle loro case”.

“Vorrei sottolineare come questo progetto sia un esempio pratico di fattiva collaborazione tra l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli e UPMC – ha aggiunto il professore Piercarlo Gentile – che ci permette di assicurare al paziente oncologico elevati standard di cura, intesi come efficacia di trattamento e minori disagi durante la terapia”.

Redazione di Media Duemila

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