di DERRICK DE KERCKHOVE
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La cosa interessante della notizia è la tariffa: 15$ al mese (l’abbonamento minimo). Penso che il New York Times perderà forse un pò di lettori, ma non “revenue”. È una strategia che trovo intelligente e, dal mio punto di vista, applicabile con le dovute cautele anche altrove (perché non in Italia, ad esempio). Abbonarsi al NYT diventerà probabilmente il simbolo evidente di un certo livello di cultura, un chiaro segno di interesse per il mondo. Insomma nascerà un’aristocrazia globale dell’intelligenza.
A un certo livello socio-culturale diventerà impossibile non essere abbonato al NYT/line perché “the invisible audience”, come Danah Boyd chiama il pubblico potenziale della Rete, se vuol scoprire se sei fra gli abbonati, lo scoprirà . In più solo on line si fa comunità : tutti i lettori sono potenzialmente connessi. Se la comunità dei lettori del NYT cartaceo rappresenta un cerchio di persone colte di livello internazionale, ecco che diviene globale sul versante Rete. I lettori del NYT sono evidentemente una classe sociale intellettuale. Comprare una copia del giornale presso l’edicola da accesso ad un mondo di notizie, ma anche la possibilità di non sentirsi inferiori o esclusi, perché ciascuno di noi può pensare o dire: se avessi avuto tempo, ne avrei comprato  una copia anch’io. Tutto ciò determina un seppur minimo sentimento di appartenenza ad una classe intellettuale.
In piu, l’abbonamento al NYT sarà un indicatore importante anche per nuove forme di marketing.
Perché prima il Canada ? Perché il Canada rappresenta un perfetto campo sperimentale per gli Americani (come diceva McLuhan: “Canada is the distant early warning system for the United States”), in referimento alla famosa DEW line istallata dagli Americani in Canada per ottenere notizie più velocemente in caso di attacco da parte dei Sovietici. In Canada sia liberali che conservatori  vanno d’accordo tendenzialmente nell’accontentare sempre gli Stati-Uniti.
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Derrick de Kerckhove
Direttore scientifico Media Duemila