Accoto al WEF: AI e orizzonti di provocazione

Cosimo Accoto (su Linkedin.com) è nel  comitato Editoriale Media Duemila: Tech Philosopher | Research Affiliate & Fellow @ MIT | Author “Il Pianeta Latente” (2024) | Adjunct Professor @ UNIMORE | Startup Advisor & Instructor

Da Davos descrive su LinkedIn la giornata di ieri (22 gennaio 2025) al World Economic Forum 2025: “…..protagonisti indiscussi  si sono succeduti via via sul palco del Dome: Yann LeCun, Yoshua Bengio, Demis Hassabis, Sandy Pentland, Andrew Ng, Max Tegmark, Erik Brynjolfsson (e molti altri e altre). Un evento che ha fatto il punto sullo stato dell’arte planetario dell’intelligenza artificiale e sugli orizzonti di provocazione che ci attendono. Una rappresentazione plastica, direi, di quanto ho scritto in chiusura del mio ultimo saggio Il Pianeta Latente”.

Da Il pianeta Latente (Ed. Egea 2024): “l’assemblaggio che chiamiamo «intelligenza artificiale» si sta finalmente rivelando per quello che è sempre stato: una provocazione politica planetaria. Di fatto, evoca e incarna il crescere di una computazione che scala a livello terrestre (ed extraterrestre anche) diventando vettore generativo, spesso invisibile e talvolta inviso, di nuove sovranità algoritmiche, di nuove visualità operazionali, di nuove scritture sintetiche. Tra biosfere e tecnosfere, ora mature ora immature, siamo alle prese con la questione di un’emergente intelligenza planetaria. Non artificiale, ma planetaria proprio: la nuova, sorprendente forma d’esistenza del nostro pianeta. La domanda esistenziale, a detta degli astrobiologi, diviene allora questa: l’intelligenza artificiale sta accadendo “su” un pianeta o sta accadendo “a” un pianeta? L’intelligenza artificiale è un nuovo modo d’essere (abitato) del nostro pianeta. Prefigura (e configura) l’ennesima, ultima terraformazione del nostro mondo, la sua imminente e altra condizione di immanenza, di esperienza e di intelligenza. Come per altri passaggi nella storia della civilizzazione umana, si scardineranno ordini del discorso (regimi di verità/falsità), modi di produzione (regimi di possibilità/impossibilità), etiche di conduzione (regimi di responsabilità/irresponsabilità) …”

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.