Media è Minori, l’incontro alla Camera dei deputati organizzato dal CNU (Comitato Nazionale degli Utenti) presieduto da Sandra Cioffiha visto protagonista il ministro Adolfo Urso, che  in quanto giornalista,  ha toccato molti dei temi d’attualità #FakeNews, #IA  #IOT ed ha ricordato che fra gli scopi del suo ministero c’è anche quello di tutelare il consumatore: “In questo caso il minore che naviga in internet”.

Tutela per il ministro significa dire basta alle fake news. Ha ricordato che l’indagine sulla disinformazione, svolta dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha messo in evidenza che una narrazione deviata ha fatto prevalere l’idea che “i sistemi democratici erano più deboli e quindi meno reattivi verso la pandemia, rispetto ai sistemi autoritari più efficaci per la loro capacità di intervento. Due anni dopo, però, in Cina il COVID è ancora molto diffuso e i vaccini sono meno efficaci di quelli occidentali. Alla fine, dunque, il nostro sistema basato sulla libertà e sulla responsabilità ha prevalso”.

L’anima del giornalista ha portato il ministro Urso ha centrare il suo intervento sull’importanza del ruolo della corretta informazione rispetto alle nuove sfide che dobbiamo affrontare con l’Iot (l’internet delle cose) e il progresso dell’IA: “L’etica deve essere sempre al centro dello sviluppo – ha specificato – perché la persona deve essere tutelata”.

Ed infine ha lanciato una sfida alle autorità chiedendo di sviluppare un codice a tutela l’informazione corretta perché “accanto al principio della libertà ci deve essere quello della responsabilità di coloro che veicolano le informazioni on-line così come succede nei media tradizionali dove il giornalista è responsabile dei suoi articoli, il direttore risponde di quanto pubblicato sulla sua testata. Nel mondo di internet non ci sono responsabili: bisogna superare gli schemi dell’anonimato. C’è bisogno che ogni individuo garantisca per le notizia che diffonde on-line per porre un freno alle fake-news”.

Parlando di manipolazione in rete ha ricordato il lavoro della commissione Europea che ha istituito una task force per monitorare le fake-news e del lavoro svolto dal Governo USA, ma ha voluto ribadire che gli operatori possono fare molto sul controllo delle notizie, soprattutto a tutela dei minori e che le istituzioni devono fornire strumenti di controllo, ma soprattutto investire “in formazione, crescita e educazione”.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.