Agcom 2024

“Sentiamo gli effetti della rivoluzione digitale” dice il presidente Agcom, Giacomo Lasorella perché la tecnologia ha modificato la vita dei cittadini, delle aziende e delle istituzioni.  Noi di TuttiMedia e Media Duemila  lo ripetiamo da molti anni.

Ripropongo i punti che faranno la differenza nel nostro futuro

I Regolamenti europei, il Digital Services Act (DSA), e il Digital Markets Act (DMA). Con il DSA si possono rimuovere contenuti illegali e si difendono i diritti degli utenti.

I linguaggi d’odio e quindi la manipolazione delle menti, concetto ripreso anche dall’IA Act (leggi l’articolo di Americo Bazzoffia) dovrebbe diventare più difficile.

Per quanto riguarda il settore dei servizi media audiovisivi (televisione, radio, quotidiani e periodici) continua a crescere il peso relativo della televisione. La radio rimane sostanzialmente stabile, mentre è in calo progressivo e strutturale la quota cumulata di quotidiani e periodici (nulla di nuovo). “Le tendenze  – si legge nella relazione del presidente Agcom  –  evidentemente connesse alla rivoluzione digitale, hanno effetti molteplici. E investonoo le dinamiche concorrenziali, la protezione dei consumatori e anche la tutela dei princìpi del pluralismo: in tale prospettiva esse richiedono sempre più un allineamento delle tutele e, più in generale, delle regole, tra settore audiovisivo tradizionale e settore audiovisivo digitale.

Inoltre, la situazione di quotidiani e periodici pone probabilmente al legislatore la questione di una nuova legge sull’editoria“.

Libertà dei media

Il Regolamento europeo per la libertà dei media, noto come European Media Freedom Act (EMFA)  è stato pubblicato il 17 aprile 2024 . Un mezzo per chi vuole e deve  salvaguardare la libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione. Anche per quanto riguarda i contenuti online.

Quindi quest’anno si presenta come l’anno della svolta

La novità per il  settore delle comunicazioni elettroniche  è “il valore di mercato che  nel 2023 supera i 27 miliardi di euro, arrestando una tendenza alla riduzione in atto da anni, ancorché persista, rispetto al 2019, una flessione di circa il 10% (pari, in valore, ad oltre 2,9 miliardi di euro). Andamento che si deve alla crescita delle risorse della rete fissa, indotta dalle nuove modalità di comunicazione, di organizzazione del lavoro e di consumo di media (in particolare allo streaming di contenuti video), che, dalla fase pandemica in poi, caratterizza la nostra esperienza”.

Una buona notizia

La buona notizia riguarda le linee broadband complessive, stimate in circa 19,12 milioni di unità, sono in crescita sia su base trimestrale (+100 mila linee circa), che su base annua (+110 mila) controbilanciando la flessione delle linee DSL.

Abbiamo anche i parametri del Servizio universale per l’accesso ad Internet: 20 Mbps la velocità nominale in download idonea a garantire, su tutto il territorio nazionale, la larghezza di banda necessaria per la partecipazione dei cittadini alla vita sociale ed economica (delibera n. 309/23/CONS).

Servizi

I  nostri servizi MisuraInternet e Broadband Map sottolinea il presidente Agcom sono l’orgoglio italiano e modello per tutta Europa perché  consentono una conoscenza diretta, immediata e gratuita della copertura e della qualità della connessione di rete. Ed anche la piattaforma per la risoluzione digitale delle controversie, ConciliaWeb, si è affermata come modello utilizzato sia in altri settori di competenza di AGCOM, sia da altre Autorità.

E’ bene ricordare anche  le norme del TUSMA, immediatamente, applicabili agli influencer e l’adozione dell’importante regolamento in materia di accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali del digitale terrestre (c.d. prominence).

Il presidente Lasorella sottolinea con soddisfazione la costituzione e la piena operatività di un nuovo JIC per il settore della radio, che procederà all’avvio di una nuova indagine partire dal 1° gennaio 2025 (leggi intervista al presidente Martusciello).

Direttiva copyright

Infine c’è  la direttiva copyright, per “la corretta remunerazione spettante agli editori per lo sfruttamento in ambiente digitale delle pubblicazioni di carattere giornalistico, il cosiddetto equo compenso, una questione cruciale per il mondo dell’editoria e, in generale, per il pluralismo informativo”.

E ha questo proposito il presidente Agcom dice che “aveva già dato conto, nella Relazione dell’anno scorso, della conclusione del procedimento per l’adozione dell’apposito regolamento sulla materia, fermo restando che tale determinazione è rimessa in primo luogo alla libera contrattazione delle parti.  L’Autorità interviene, su richiesta, solo in caso di mancato raggiungimento di un accordo”.

Dalla data di entrata in vigore del regolamento sono stati conclusi diversi accordi tra piattaforme ed editori. Sono pervenute nove istanze di determinazione dell’equo compenso da parte dell’Autorità, due delle quali, in materia di rassegne stampa, decise dall’Autorità alla fine dell’anno scorso (rispettivamente con delibere nn. 221/23/CONS e 252/23/CONS). Una in materia di equo compenso tra editori e piattaforme, in corso di decisione proprio in questi giorni.

Cooperazione per vincere

In conclusione Giacomo Lasorella sottolinea che “La chiave per affrontare la sfida del digitale è certamente nella cooperazione e nell’interazione di tutti i soggetti istituzionali ed in particolare di tutte le Autorità competenti nei vari settori, coordinando gli sforzi in un’ottica di sistema. In questa prospettiva, anche alla luce delle nuove competenze di Coordinatore dei servizi digitali, intendiamo rafforzare la cooperazione con l’AGCM, e quella con il Garante Privacy, avviando la revisione di appositi protocolli d’intesa, nonché con tutti gli altri soggetti interessati”.

E allora buon lavoro a tutti

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.