L’AGCOM ha deciso, con un decreto-legge, di introdurre un sistema che obbliga gli operatori a preattivare un filtro per contenuti non adatti ai minorenni nelle offerte a loro dedicate. Secondo quanto emerso, il tutto entrerà in vigore il prossimo settembre e garantirà una protezione maggiore per i più piccoli che navigano in rete.

Nello specifico, si parla di filtri reattivi nelle offerte mobile dedicate ai minorenni. In altri casi, come un’offerta di rete fissa che solitamente ha più utilizzatori, questi filtri saranno resi disponibili gratuitamente come attivabile da parte del titolare del contratto. Ma non è finita qui, perché solo i maggiorenni, titolari del contratto e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore potranno attivare, disattivare, riattivare e configurare questo potente sistema.

Stando a quanto si legge nelle linee guida emanate dall’AGCOM, i contenuti oggetto del filtro vengono classificati in base a diverse categorie. Tra queste ci sono i contenuti per adulto, i portali per il gioco d’azzardo, i siti per l’acquisto di armi e i portali per abilitare l’anonimato online. Tutti strumenti che, va da sé, potrebbero rivelarsi molto dannosi se messi in mano alle persone sbagliate.

Non mancano però le polemiche in merito a come tutto questo potrà essere applicato. La domanda che in molti si pongono è: chi stabilità quali sono i siti da filtrare e quali da ritenere accettabili? Soprattutto per via della modalità piuttosto vaga con cui vengono descritte le varie categorie di siti da vietare ai minori.

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