Nel concorso, destinato ai neo-inventori fra i 14 e i 20 anni che frequentano le nostre scuole, AICA ha premiato il progetto “Gavin 1.0: Il Drone Giocatore Di Morra!” di Roberto Deiana, Simone Piras e Daniele Sechi.
AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha premiato il migliore progetto di area ICT presentato alla ventitreesima edizione del concorso “I Giovani e le Scienze”, promosso dalla FAST (Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche)con la collaborazione di AICA.
I Giovani e le Scienze è una competizione che seleziona progetti scientifici, presentati dai giovani fra i 14 e i 20 anni che frequentano le scuole superiori del nostro paese, nel contesto del concorso internazionale europeo “European Union Contest for Young Scientist“. L’iniziativa è parte del programma Scienza e Società, promosso dalla Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea. Quest’anno sono stati 66 i finalisti che hanno presentato, da soli o in gruppo, i loro progetti – esposti ieri e oggi presso la sede FAST di Milano, con una qualità di lavori elevatissima; non a caso, molte delle invenzioni e dei prototipi presentati nel passato sono stati poi all’origine di start-up imprenditoriali giovanili o di brevetti.
AICA, nel contesto della sua attività istituzionale volta alla valorizzazione e allo sviluppo dei giovani talenti nel nostro Paese, ha assegnato per la prima volta un riconoscimento specifico per il migliore progetto di area ICT, consistente in un viaggio-studio per partecipare il prossimo Luglio a Bratislava a “Expo Science International”.
Vincitore è il progetto“Gavin 1.0: Il Drone Giocatore Di Morra!”sviluppato da Roberto Deiana, Simone Piras e Daniele Sechi;studenti dell’ITIS “M.Giua” di Cagliari. Gavin 1.0 è un robot capace di essere autonomamente protagonista nel gioco della Morra; dotato di un suo “cervello software” che gli consente di pensare la mossa da fare e successivamente di muovere il braccio con cui gioca e rispondere in lingua sarda all’avversario.
Daniele, Roberto e Simone sono davvero orgogliosi di quanto fatto: un progetto che riunisce in sé le nuove tecnologie, come la robotica e l’informatica, in un contesto culturale antico. È un qualcosa fuori dagli schemi che li rende fieri della loro terra e che dimostra che anche in Sardegna si è propensi e attenti alle nuove tecnologie.
“Proprio perché crediamo nell’innovazione e nella capacità dei giovani di realizzarla“, ha dichiarato Rodolfo Zich, Presidente AICA, “abbiamo deciso di assegnare un premio al miglior progetto ICT realizzato dai neoarchimede 2011″.
Fondata nel 1961, AICA è un’associazione senza scopo di lucro che ha come finalità lo sviluppo delle conoscenze ICT in tutti i suoi aspetti scientifici, applicativi, economici e sociali. “La nostra attività,puntualizza Giulio Occhini, Direttore AICA, ha accompagnato sin dagli albori lo sviluppo dell’ICT in Italia e intende essere al fianco delle nuove generazioni. Questo concorso testimonia come le menti giovani possano trovare innovative applicazioni del mondo ICT, svilupparle e dare lustro alla nostra Italia“.
L’esempio forse più noto dell’attività di AICA per la valorizzazione dei giovani talenti nel nostro Paese è dato dalle Olimpiadi di Informatica, che mettono in competizione i giovani delle scuole superiori italiane per scovare, al termine di una articolata selezione che dura due anni, i “cinque olimpionici” destinati a sfidare i più preparati studenti del mondo nelle Olimpiadi Internazionali di Informatica e ad arricchire il nostro carnet di medaglie. L’Italia partecipa dal 1990 alla competizione ed si prepara ad una importante sfida: il nostro Paese infatti ospiterà nel 2012 le Olimpiadi Internazionali di Informatica.