Nostalgia e futuro. Emozioni e numeri. Come dire che big data e algoritmi non bastano. Il bagaglio della tecnologia è ben grande: robotica, bioingegneria, nanotech, cloud, internet of things, superconduttori, nuove generazioni di trasmissione, reti neurali, calcolo quantistico…. Un equipaggiamento per transumani ambiziosi o filometaversi, consumisti e iperconnessi. Però, a tutta questa intelligenza, in gran parte affidata all’artificialità, mancano tre concetti che sono stati il motore della nostra civiltà umana e che non sono commensurabili con le quantità della materia: l’edonismo, l’estetica e l’etica. Non siamo persone senza il piacere, il bello, la giustizia. Perciò, imitando Giano bifronte, per guardare al futuro la civiltà delle macchine, tengo una fronte ben rivolta alla nostalgia.
268 – ALLE ORIGINI DEL BIT
Per Zoroastro c’erano luci e tenebre. Mille anni dopo per Gottfried Wilhelm von Leibniz, ispirato dalla cultura cinese di yang e yin disegnati con una riga intera e una spezzata, c’erano le diadi e più tardi con George Boole arrivò l’aritmetica binaria. Quando l’elettricità fu diffusa si studiò la luce accesa e la luce spenta. Dalle innumerevoli sequenze di 1 e 0 nacque la digitalizzazione. Non ne possiamo più fare a meno. Le memorie storiche, letterarie e audiovisive, sono raccolte in bit (= binary digit, unità di misura della comunicazione digitale) e pixel (= picture element, unità minima convenzionale della superficie di un’immagine digitale). Il numero di colori distinti che possono essere rappresentati da un pixel dipende dal numero di bit per pixel (bpp): 1 bpp (immagine monocroma), 8 bpp (256 colori), 16 bpp (65.536 colori), 24 bpp (16.777.216 colori). Com’era quel film con le sfumature di grigio?
269 – TOP 500.ORG
E’ l’elenco dei più potenti supercomputer del mondo per velocità di esecuzione. Premesso che misurare le prestazioni è una questione complessa e che forse ci sono computer (cinesi?) che ancora non sono in lista, la classifica dà un’idea delle potenzialità in gioco e della loro collocazione. Da ricordare che l’unità di riferimento è il Petaflop/secondo che vale 1015, ovvero un milione di miliardi di operazioni al secondo. In testa abbiamo Fugaku (Fujitsu Giappone) con un punteggio di riferimento di 442 Pflop/s. Seguono: Summit (IBM Usa) 148,8 Pflop/s; Sierra (Livermore Usa) 94,6 Pflop/s; Sunway TaihuLight (a Wuxi, Cina) 93 Pflop/s; Perlmutter (HPE Usa) 70,9 Pflop/s; Selene (Nvidia Usa) 63,4 Pflop/s; Tianhe-2A (a Guangzhou, Cina) 61,4 Pflop/s; Juwels Booster Module (Atos Germania) è il più potente in Europa, con 44,1 Pflop/s; HPC5 (Dell, installato dall’Eni. Italia) 35,5 Pflop/s; Voyager-EUS2 (Microsoft Azure Usa) 30,05 Pflop/s. www.top500.org
270 – IL PALINDROMO NUMERICO
La data di oggi, secondo il calendario gregoriano (quello introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582 e utilizzato oggi ovunque), nel formato AnnoMeseGiorno, è speciale: “20211202” si legge da sinistra e da destra. Per calcolare quali altre date palindrome ci siano state o ci saranno ci vorrebbero un algoritmo e un computer. Oppure, se siete in lockdown e avete tempo, calcolatelo a mente, così tenete accesa l’intelligenza. Anticipo che nel secolo attuale, nel formato GiornoMeseAnno e nel formato all’inglese MeseGiornoAnno, ci sono 38+38 date palindrome (su un totale di 36.525 giorni). Dicono che questi numeri porteranno fortuna, o sfortuna, secondo la convenienza. Meglio contare … sulle proprie forze, sennò con l’inquinamento che corre, a fine secolo non ci arriviamo.
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it