Fiducia, ottimismo e concretezza per crescere: Andrea Riffeser Monti, presidente FIEG da luglio 2018 è un uomo d’azione. Con Franco Siddi lo incontriamo, anche, perché l’Osservatorio TuttiMedia gli ha assegnato il premio Nostalgia di Futuro 2018, che ricorda un altro uomo d’azione Giovani Giovannini a capo degli editori nel secolo scorso, dagli anni ’70 ai ’90, periodo d’oro per i giornali in tutto il mondo.
All’epoca la pirateria non apparteneva a questo comparto, mentre oggi c’è soddisfazione per i dati sulla lotta al traffico illegale: la riduzione del traffico pirata dall’Italia è del 83%; oltre 122.600 PDF di testate FIEG sono stati rimossi dalle pagine che li ospitavano illecitamente; 2014 sono i siti web pirata identificati; 20 i siti web pirata chiusi definitivamente.
La battaglia per la tutela del diritto d’autore impegna gli editori da tempo, ora il momento è per accordi inediti che vedono la FIEG con Abi, Anci e riflettere sulle copie di giornali lette nei bar. In due anni i giornali italiani hanno perso 900mila copie, i lettori sono sempre gli stessi e cala la frequenza d’acquisto: “Come si sta discutendo della tutela del copyright su internet, dobbiamo porci il problema anche per la carta, che rimane la stragrande maggioranza dei nostri ricavi – spiega Riffeser – qualche forma di tutela va trovata, come ha fatto, ad esempio, Sky, che fa pagare un abbonamento molto più alto agli esercizi pubblici”.
Con l’ABI l’obiettivo è promuovere specifiche iniziative per valorizzare la diffusione di quotidiani e periodici favorendo il dialogo tra editori e banche, nel comune interesse di tutela della libertà di informazione e di diffusione dell’educazione societaria, finanziaria e al risparmio e di più ampie e generalizzate finalità di progresso e sviluppo.
La nuova gestione FIEG, dunque, ha già dato esempi di innovazione nelle sinergie attuabili e gli accordi già in essere ne sono testimonianza, anche se il presidente tiene a precisare che: “Ciascuno necessita di un tempo di incubazione e realizzazione per dare risultati. Nell’immediato un anno può essere sufficiente a dare indicazioni sulle prime positività, che immagino realizzarsi in un quadriennio”.
L’accordo con Anci ha lo scopo di ridurre i canoni delle edicole per le occupazioni di suolo pubblico; esonerare dall’imposta le locandine editoriali dei quotidiani e dei periodici esposte nei locali pubblici; ampliare le categorie di beni e i servizi offerti dagli edicolanti a cittadini e turisti. Un modo moderno di gestire punti diffusi su tutto il territorio che possono essere utili ai comuni quali sportelli per il pagamento dei ticket, prenotazioni visite mediche, spedizioni, recapiti corrispondenza e tanto altro. In questo modo si punta a garantire un presenza capillare delle edicole su tutto il territorio ed indirettamente a mantenere i punti vendita dei giornali.
“L’accordo FIEG/Anci rappresenta una novità a livello mondiale che farà scuola – sottolinea Riffeser – perché è una ricetta che, se non risolverà definitivamente i problemi della carta stampata, permetterà sicuramente di migliorare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Naturalmente serve crederci e gli editori devono promuovere l’accordo nei territori. Sono certo, però, che già a breve vedremo risultati soddisfacenti per tutti”.
Dunque la lotta per il diritto d’autore rimane permanente e fondamentale ma anche la vendita del prodotto giornale deve essere adeguata ai tempi con vetrine moderne e tecnologiche, il 2019 si presenta come l’anno della svolta, qualcosa sta cambiando per l’editoria, come si evince dalla conclusione della nostra chiacchierata con il nuovo presidente FIEG Andrea Riffeser Monti, editore, Cavaliere del Lavoro: “Il clima è nuovo, il mio auspicio è di riportare il segno più davanti ai numeri che indicano la crescita del nostro comparto. Sono certo che vinceremo promuovendo la legalità, che deve valere per tutti i prodotti in vendita. Ecco perché la regolamentazione della lettura di giornali nei bar è necessaria. Ai politici dico che la par condicio è utile per avvicinare elettori e candidati. I giornali locali servono, quanto se non più della televisione, a determinare una vittoria. Gli editori puri svolgono un lavoro utile alla società e danno spazio a tutte le voci, il lettore smaliziato dell’oggi non è certo in balìa del giornalista. Conto che il 2019 sia l’anno della svolta grazie all’insieme di progetti e azioni avviati e da creare con il sostegno di tutti gli editori”.