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La Presidenza algerina del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) ha organizzato un dibattito aperto ad alto livello sul tema “Antiterrorismo guidato dall’Africa e orientato allo sviluppo: rafforzamento della leadership africana e attuazione di iniziative antiterrorismo africane”.
L’incontro, a cui ha partecipato l’Ambasciatore Shaukat Fareed, osservatore permanente della PAM presso le Nazioni Unite a New York, è stato caratterizzato da diversi interventi di relatori di spicco: S.E. Ahmed Attaf, Ministro degli Affari Esteri e della Comunità Nazionale all’Estero dell’Algeria, che ha anche presieduto l’evento, la Sig.ra Amina Mohammed, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, l’Amb. Bankole Adeoye, Commissario per gli Affari Politici, la Pace e la Sicurezza dell’Unione Africana (UA), e l’Amb. Lo ha affermato Djinnit, consigliere speciale del Centro africano per la risoluzione costruttiva delle controversie (ACCORD).
Tra gli interventi, nel suo discorso di apertura, il Ministro Attaf ha ribadito l’impegno dell’Algeria a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persistente minaccia del terrorismo in Africa, dato l’allarmante aumento delle attività terroristiche e criminali nel continente. Ha inoltre presentato i principi guida non vincolanti recentemente adottati per gli Stati membri sulla prevenzione, l’individuazione e l’interruzione dell’uso di tecnologie finanziarie nuove ed emergenti a fini terroristici (Principi guida dell’Algeria).
La signora Mohammed ha sottolineato la gravità dell’impatto del terrorismo nel Sahel, che è oggi l’epicentro dell’attività terroristica globale, con il 59% dei decessi legati al terrorismo in tutto il mondo. Ha sottolineato la necessità fondamentale di una cooperazione regionale rafforzata, di un finanziamento sostenibile delle missioni di pace guidate dall’Africa e di una rapida attuazione della risoluzione 2719 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Essendo il Sahel geograficamente vicino all’APM, la destabilizzazione di quest’area ha ripercussioni significative sui membri dell’Assemblea. Negli ultimi anni, il contesto di sicurezza in Africa si è ulteriormente deteriorato, in particolare a causa del coinvolgimento di attori armati stranieri, che complicano il panorama regionale, in particolare il gruppo mercenario russo Wagner e la Forza di spedizione russa (REK), direttamente controllata dal Ministero della Difesa russo.
In risposta a questi sviluppi, i ricercatori dell’APM hanno lavorato su una nota informativa completa sulla presenza e le operazioni del Gruppo Wagner e del REK nelle regioni dell’APM e del Sahel, disponibile all’indirizzo: https://pam.int/pam-note-on-wagner-group-in-the-pam-regions/.
La PAM lavora a stretto contatto con i suoi partner, come l’UNOCT, la direzione esecutiva del Comitato antiterrorismo delle Nazioni Unite e l’UNODC, per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata transnazionale in tutte le sue forme e manifestazioni. In riconoscimento del lavoro svolto in questo senso, nel dicembre 2024, l’Assemblea è stata eletta anche per assumere la presidenza del Meccanismo di coordinamento delle Assemblee parlamentari delle Nazioni Unite per l’antiterrorismo.