L’Osservatorio TuttiMedia in occasione di “Nostalgia di futuro 2021” ha presentato l’app “SelfAR” (http://wideverse.com/selfar ), per esplorare le potenzialità della realtà aumentata che permette di portare nuovi contenuti editoriali nel metaverso in soli tre passaggi. Tommaso Di Noia professore al Politecnico di Bari ha dato una dimostrazione del risultato dei suoi studi che hanno portato alla creazione dell’app SelfAR, che già da nome fa intuire che un modo per costruire la realtat aumentata a disposizione di tutti.
Tommaso di Noia ha dato una dimostrazione pratica di come la tecnologia possa interagire con la realtà fisica creando contenuti interattivi, nel caso specifico la locandina di Nostalgia di Futuro è stata aumentata: “In questo caso – ha sottolineato Di Noia – si possono constatare due importanti aspetti: il primo è che la realtà aumentata si differenzia dal classico QR code in quanto non rimanda a una pagina web o a un contenuto da qualche parte nella rete ma mostra, in tempo reale, uno o più elementi che aggiungono qualcosa alla realtà. Ed è qui che troviamo il secondo aspetto dirimente, la realtà aumentata si ‘attiva’ solo se siamo noi a interagirci direttamente”. In altri termini, l’interazione fisica con l’oggetto fisico (ripetizione non scontata se parliamo di multidimensionalità) attiva il contenuto multimediale che è a questo ancorato.
Il dipartimento DEI (ingegneria elettrica e dell’informazione) dell’Università di Bari ha sviluppato un software open source chiamato “Selfar” che permette a tutti di creare i propri contenuti di realtà aumentata. Una prova che la ricerca universitaria (e il finanziamento della ricerca) sono fondamentali per permettere la crescita collettiva di una società.