di FORTUNATO PINTO –

La giuria che ha deciso il verdetto era composta da una casalinga, un ingegnere elettronico in pensione, un proprietario di negozio di biciclette ed un ex marine tra gli altri: è Le Monde a sostenere che forse le persone che chiamate a  dare giudizi così delicato dovrebbero avere competenze  più specifiche.
<<Intanto Samsung si è affermata come l’unico concorrente in grado di dare filo da torcere a Apple in più categorie di prodotti mobili, dall’iPad all’iPhone>> ad affermarlo è Ajay Bhalla, professore di Global Innovation presso la Cass Business School di Londra. Il gruppo coreano, infatti, è l’unico che è riuscito a tagliare una fetta di mercato a Cupertino, nonostante i tentativi di Sony con i modelli Xperia e di Motorola con il Razr, oppure i Lumia di Nokia, il vero antiPhone è il Galaxy S.

Il tribunale della California ha deciso che la Samsung deve alla Apple oltre un miliardo di dollari. Una cifra esorbitante dovuta per aver infranto più di un brevetto Apple su otto dispositivi della linea Galaxy, smartphone di ultima generazione che secondo l’azienda più quotata al mondo riprendono le forme dell’iPhone ed anche alcuni elementi dell’interfaccia grafica. Il giudice Lucy Koh ha posticipato l’udienza finale dal 20 settembre al 6 dicembre, dove si deciderà se Samsung dovrà ritirare dal mercato i dispositivi incriminati, dando agli avvocati più tempo per  riorganizzare i documenti di difesa.

<<Il risultato finale della saga Apple-Samsung rischia di fomentare ancora di più la guerra dell’innovazione. Apple e Samsung sono già concentrate sulla prossima fase della rivoluzione dei consumi, senza dimenticare Google. Il meglio deve ancora arrivare>> ha continuato nella sua dichiarazione il professore Bhalla. Nessuna delle due aziende è ferma e aspetta il verdetto di dicembre: Apple non ha rilasciato nessuna dichiarazione o comunicato ufficiale ma in rete ormai si è quasi certi che il 12 settembre verrà presentato il nuovo sistema operativo per iPhone, iPod e iPad ed inoltre ci si aspetta l’annuncio del iPhone 5 che dovrà riconquistare la fetta di mercato persa grazie a Samsung, l’azienda coreana dal suo canto continua a sfornare prodotti con il sistema operativo Android di Google. Gli ultimi due dispositivi presentati settimana scorsa all’IFA di Berlino sono il Galaxy Note 2, potenziamento del primo ibrido tra smartphone e tablet, e la Galaxy Camera, la prima combinazione tra fotocamera semi-professionale e smartphone. Per spostare l’attenzione mediatica dalla battaglia legale al campo dell’innovazione Samsung, puntando  su Microsoft  e dunque Windows 8  e Windows Phone 8, ha anche presentato la nuova famiglia di dispositivi ATIV, caratterizzati da uno schermo 10,6” con funzionalità multi-touch fino a dieci dita, un sistema docking con tastiera separabile e una S-Pen ultra-sensibile. ATIV S, vuole essere il  primo smartphone basato sul nuovo sistema operativo Microsoft, così come in concomitanza col lancio di Windows 8, il 26 ottobre, arriverà il primo tablet Samsung dotato di Os Windows RT, battezzato ATIV Tab.Inoltre a grande conferma del successo Samsung, nonostante la disputa con Apple, arriva la premiazione di quattro European Imaging and Sound Association (EISA) Awards 2012 2013: European Future Proof TV, European HT System, European Mobile Phone e European Advanced Compact Systems Camera. I premi EISA sono stati assegnati da una giuria composta da giornalisti di 50 pubblicazioni di elettronica di consumo di 19 paesi europei e hanno riconosciuto l’eccellenza di Samsung in diverse categorie di prodotto.

Dalla battaglia Apple-Samsung, detta “Appsung” dagli appassionati, saranno favoriti alcuni ed altri rischieranno di entrare in conflitto con Cupertino: Microsoft sull’onda dell’ “insuccesso” Samsung si appresta a presentare l’aggiornamento del suo sistema operativo Windows, sia per Pc che per smartphone. Windows 8 è l’occasione che Redmond aspetta da tempo, molti produttori tra cui Nokia che potrebbero affidarsi ad Android di Google temono che Apple possa causare loro gravi perdite dunque Windows Phone è l’alternativa migliore a cui puntare. Google invece sarà inevitabilmente investita dal verdetto del giudice Koh: alcune delle funzionalità incriminate sono parte di Android, sistema operativo creato da Google, nonostante Mountain View non guadagni nulla da questo perché gli introiti arrivano dalle pubblicità nelle app, Big G potrebbe essere comunque accusato di aver infranto un brevetto Apple, riportano Laire Cain Miller e Brian X. Chen per il New York Times. Inoltre dopo l’acquisizione di Motorola Mobility, con cui Apple ha iniziato una causa a giugno non ancora conclusa, Google difficilmente verrà messa da parte in questa battaglia tra i grandi dell’HiTech internazionale, anche se in Rete si vocifera che i due Ad stiano cercando già una via alternativa che non passi per il tribunale.

Fortunato Pinto

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