di Marco De Bortoli e Gian Paolo Balboni,Telecom Italia Lab

Da alcuni anni il mercato della Larga Banda mostra tassi di crescita mondiali particolarmente elevati. In numeri assoluti, a settembre 2008 si contavano nel mondo circa 400 milioni di connessioni a Larga Banda. Un valore incrementato del 16% rispetto ad un anno prima e che, in termini di percentuali, dice che il 6,6% della popolazione mondiale ha oggi disponibile una connessione a Larga Banda.

Numerose previsioni assicurano che anche nel 2009 il mercato della Larga Banda proseguirà la sua fase di crescita, sebbene con tassi inferiori rispetto al passato e con modalità e tempistiche differenti da Paese a Paese. Le stime sui prossimi 5 anni dicono che il numero di connessioni a Larga Banda nel mondo potrebbe raggiungere i 700 Milioni circa a fine 2013.

Se guardiamo invece alle tecnologie adottate è da sottolineare come oggi circa il 66% delle connessioni a Larga Banda nel mondo sia ancora costituito da soluzioni in rame ADSL (Asynchronous Digital Subscriber Loop), il 22% da Cable Modem (soluzioni impiegate dalle TV via cavo per fornire accesso Internet ad alta velocità particolarmente diffuse negli Stati Uniti ed in Canada) mentre solo il 12% adotta soluzioni tecnologiche più innovative e di nuova generazione (NGN: Next Generation Network) basate sull’impiego della fibra ottica in rete di accesso. Questa è la soluzione unanimamente considerata come il target ideale per la Larga Banda.

Questo insieme di tecnologie permette di realizzare differenti soluzioni, ad esempio architetture di tipo FTTCab (con fibra sino al Cabinet e successiva connesione all’utente attraverso il collegamento in rame con soluzioni DSL), FTTB (Fibre To The Building, dove la fibra arriva sino all’edificio) o FTTH (Fibre To The Home, dove la fibra arriva sino a casa dell’utente) garantendo prestazioni (ad esempio in termini di banda offerta al cliente) via via superiori.

Le soluzioni basate su fibra ottica (FTTB/H) sono particolarmente diffuse in Asia confermando, ancora una volta, l’interesse e la propensione verso la Larga Banda da sempre dimostrata in alcuni Paesi asiatici.

Una analisi geografica mostra infatti che l’84% delle soluzioni FTTx dispiegate nel mondo è oggi concentrato in Asia. Paesi come il Giappone, la Corea del Sud, Singapore, Hong Kong e Taiwan, sono al vertice del mercato a Larga Banda in termini di ampiezza di banda fornita, diffusione degli accessi, costi e tecnologie impiegate. In questi Paesi è già in atto una consistente fase di migrazione da soluzioni DSL verso le alternative “fibre based”.

Naturalmente ciò nasce dal fatto che questi Paesi sono stati i primi ad avviare l’introduzione della Larga Banda su rame, per cui i livelli di penetrazione raggiunti oggi (considerati sia sulla popolazione che sulle abitazioni) sono tra i più elevati al mondo.

Le motivazioni che hanno portato al significativo sviluppo di soluzioni NGN in Estremo Oriente sono diverse. Fra esse le principali sono:

v      la grande diffusione delle tecnologie informatiche ed il loro forte utilizzo pratico, l’attitudine culturale all’impiego di nuove tecnologie (ad esempio la banda come “moda” tra i giovani),

v      l’intensa attività di ricerca condotta tra i principali attori del settore,

v      la presenza in quei Paesi di manifatturiere leader del settore ICT,

v      l’elevato livello di competizione raggiunto su quei mercati,

v      la significativa cooperazione tra i vari soggetti a livello nazionale.

Inoltre è necessario ricordare le azioni rilevanti condotte dai Governi e dalle Autority di alcuni Paesi per il coordinamento e lo sviluppo di soluzioni NGN attraverso la realizzazione di un “Piano Paese”.

Gli interventi a favore di NGN, considerato come importante elemento verso la crescita e lo sviluppo futuro delle economie dei Paesi, sono costituiti prevalentemente dal coordinamento, controllo e programmazione delle attività di realizzazione, da finanziamenti diretti ai progetti, dalla riduzione delle imposte previste, dal coinvolgimento dei diversi attori dei progetti, dalla promozione delle nuove applicazioni informatiche verso la popolazione.

Vediamo alcuni esempi.

In Giappone (dove le connessioni FTTB/H hanno da tempo superato numericamente gli ADSL) è stato varato fin nel 1998 un piano per l’ammodernamento del Paese sfruttando le opportunità offerte dal mondo ICT/Tlc.

Attraverso diverse fasi attuative nel 2006 è stato varata un’ulteriore fase di sviluppo del piano (denominato U-Japan: Ubiquitous, Universal, Unique and User oriented) per la progressiva diffusione ed applicazione delle tecnologie ICT anche attraverso la realizzazione di una rete di telecomunicazioni NGN. Il deployment della rete prevede nel 2010 la connessione di 20 milioni di abitazioni (prevalentemente con soluzioni FTTB/H sino a 100Mbit/s). Nel 2012 dovrebbe essere completato lo sviluppo della rete a Larga Banda in tutto il Paese e l’80% della popolazione dovrebbe avere la opportunità di utilizzare in modo facile e conveniente le tecnologie disponibili.

Secondo i piani del Governo giapponese lo sviluppo di NGN avrà significativi impatti sulla economia del Paese e dovrebbe riguardare tutti i settori economici: ambiente, energia, lavoro, trasporti, istruzione, commercio, sanità, scuola, qualità della vita garantendo inoltre la creazione di un numero significativo di posti di lavoro.

In Corea del Sud il Progetto Paese denominato BCN (Broadband Convergence Network) recentemente avviato ha lo scopo dichiarato di portare il Paese al primo posto al mondo come diffusione ed utilizzo delle tecnologie ICT.

Attraverso diverse fasi attuative nel 2012 dovrebbe essere garantita la copertura di soluzioni a Larga Banda nelle grandi città con soluzioni prevalentemente di tipo FTTH e il contemporaneo impiego di tecnologie WiBro assicurando nei piccoli centri bande superiori ai 50 Mbit/s.

Il progetto è anche inteso come elemento propulsore per superare l’attuale fase economica congiunturale e prevede attraverso la sua realizzazione anche la creazione di 120mila nuovi posti di lavoro.

Sempre in area asiatica anche Singapore (uno dei Paesi con la maggiore diffusione di connessioni a Larga Banda) ha avviato recentemente un piano per la diffusione massiccia di soluzioni NGN. Il progetto denominato NGNBN (Next Generation National Broadband Network) prevede la copertura del 95% del Paese con soluzioni “fibre based” prevalentemente di tipo FTTH nel 2012 ed il suo completamento nel corso del 2015. Le motivazioni sono sostanzialmente simili a quelle dei Paesi descritti in precedenza. Oltre allo sviluppo della parte fissa della rete è inoltre previsto un piano per la parte broadband mobile denominato “Wireless@ SG project” che prevede la realizzazione di circa 7mila hotsspot.

Il Governo del Paese oltre a coordinare le attività partecipa direttamente alla iniziativa con un finanziamento diretto ai principali attori coinvolti nel progetto.

Infine è interessante anche ricordare una iniziativa avviata recentemente in Malesia, dove il Governo intende avviare nel Paese una fase significativa di messa in campo di reti NGN. L’obiettivo fondamentale del progetto è quello di ridurre il gap accumulato nel tempo nel settore rispetto ad altri Paesi asiatici.

In questo caso la durata del progetto è pari a 10 anni, le soluzioni adottate saranno nelle aree urbane di tipo FTTH con velocità comprese tra i 10 ed i 100 Mbit/s, ed il governo malese contribuisce in prima persona alla operazione finanziando direttamente 1/3 della spesa.

Marco De Bortoli, Gian Paolo Balboni

Telecom Italia Lab

Articolo precedente“L’innovazione tecnologica rende un Paese competitivo”
Articolo successivoMurdoch, giornali a pagamento