Proseguendo nella riscoperta del concetto di sostenibilità sociale, cerchiamo di approfondire la questione del rapporto tra donne e lavoro.

In particolar modo, si fa riferimento alla necessità, per una donna, di conciliare la propria carriera con la gestione della famiglia, ma soprattutto dei propri figli.

A confermarci quanto sia più difficile per le donne trovare un’occupazione, soprattutto non precaria, sono le ricerche dell’Istat sulla “conciliazione tra lavoro e famiglia”: i dati relativi al 2018 dichiarano che una mamma su 9 non ha mai lavorato per prendersi cura dei figli e si registrano i tassi di occupazione più bassi tra le mamme di bambini in età prescolare. Tra le variabili che influiscono su questi risultati vi è sicuramente l’assenza di servizi adeguati e accessibili: basti notare come in Italia gli asili aziendali siano solo 220!

Ed è a fronte di ciò che nel 2017 nasce Needo, una start-up innovativa fondata da Vanessa Boccia con l’obiettivo di contribuire al benessere di mamme e bambini.

L’idea nasce nel 2015 dopo la partecipazione della fondatrice ad un bando per Expo 2015 in cui il tema era la donna, durante il quale la sua attenzione fu catturata dai dati relativi all’occupazione femminile.

Needo è il primo asilo on-demand e mobile, che può sorgere in qualunque luogo e per qualunque periodo di tempo, data la sua facile trasportabilità. Oltre ad essere una soluzione modulare ed ecosostenibile, è adatta a tutti i tipi di azienda e di qualsiasi dimensione, rivolgendosi in particolare alle PMI italiane.

 

 

Figura 1 – Needo: esterno

A seconda delle esigenze, Needo offre la possibilità di modificare gli spazi, sia esterni che interni, creando così ambienti su misura e completamente arredati.

I valori a cui si rifà l’iniziativa sono molteplici, non solo dal punto di vista sociale ma anche da quello ambientale: le strutture sono vecchi container marittimi rinnovati!

Bisogna specificare che la start-up non offre soltanto uno spazio completamente personalizzabile, ma un intero pacchetto di servizi tra cui ovviamente rientra quello educativo: nella struttura sono coinvolte diverse figure professionali come educatrici formate internamente, tirocinanti e pedagogisti. Tra gli altri, sono previsti anche un servizio mensa, uno di pulizie e sono compresi anche servizi di assistenza all’installazione e alla manutenzione del nido.

Figura 2 – Needo: Interni

Questa iniziativa può fare la differenza?

Per rispondere a questa domanda, citiamo la Founder e CEO di Needo, Vanessa Boccia:

“Con il nido in azienda tutto diventa più snello: il rientro dalla maternità, l’orario di lavoro, la possibilità di sviluppo e carriera delle mamme lavoratrici, senza dimenticarsi che misure di questo tipo influiscono positivamente su produttività e fidelizzazione.”

Needo si presenta quindi come uno strumento in grado di sostenere il welfare aziendale e cittadino, e ci auguriamo che sempre più aziende possano affidarsi ad iniziative come questa per superare, un passo alla volta, le differenze di genere.

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Ludovica Virdis
Nata a Roma nel 1999. Attualmente laureanda in Comunicazione Pubblica e d’Impresa presso la Sapienza, percorso intrapreso dato il forte interesse per il marketing e la comunicazione, soprattutto in termini di advertising. Conseguita la laurea triennale, proseguirà la sua formazione con il corso di laurea magistrale in Economia e Management presso RomaTre. Nel tempo libero coltiva le sue passioni per la musica e la fotografia.