Si è tenuta presso l’Associazione Civita a Roma, l’Assemblea Annuale di Assocarta con la partecipazione del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, del Presidente e del Commissario dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Alessandro Ortis e Tullio Fanelli, del Vice Presidente di Confindustria, Antonio Costato e del Direttore Generale di CEPI – Confederazione Europea dell’Industria Cartaria – Teresa Presas.

Le cartiere italiane nel 2009 hanno realizzato una produzione di 8,4 milioni di tonnellate per un fatturato di poco superiore ai 6 miliardi di Euro con una contrazione rispettivamente dell’11,2% e del 16% rispetto al 2008.
“Nel confronto con il livello massimo di produzione e fatturato toccati nel 2007” afferma Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta “le nostre imprese hanno perso ben oltre 1,7 milioni di tonnellate di produzione e 1,6 miliardi di Euro di fatturato riportando il settore alla fine degli anni ‘90. Se poi consideriamo il cartario come primo anello della filiera produttiva Editoria, Carta, Stampa e Trasformazione, il fatturato che nel 2007 aveva superato i 42,6 miliardi di Euro, è sceso a poco più di 35,1 miliardi nel 2009 con una contrazione complessiva di 7,6 miliardi di Euro e una contestuale perdita di 10 mila addetti, sempre per il biennio 2007-2009, che si triplica se consideriamo l’indotto”.
Qualche modesto segnale positivo si rileva nei primi quattro mesi dell’anno dove, nonostante gli elevati costi energetici, i continui rincari delle materie prime fibrose e la difficoltà nel loro approvvigionamento, si è registrato un incremento tendenziale generalizzato nei vari comparti del 7,8% nei volumi e del 5,8% in termini di fatturato.

“Senza rilancio dell’industria manifatturiera” evidenzia Culicchi “non ci sono né sviluppo né politiche ambientali e per recuperare competitività è indifferibile il completamento delle riforme del mercato del gas e l’attuazione della Direttiva Cogenerazione adottata a livello europeo nel 2004. Riguardo invece alla difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime” conclude Culicchi “Assocarta apprezza l’iniziativa del Presidente di Confindustria Marcegaglia e l’intenzione del Vice Presidente della Commissione Europea Tajani di adottare una lista di materiali strategici per l’Europa che includa legno, cellulosa e carta da macero”. E per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riciclo previsti dalla Direttiva Europea in materia di rifiuti (n.8/2008), in corso di recepimento, è essenziale preservare la competitività dell’industria promuovendo le capacità industriali in Italia anziché esportare i materiali raccolti in Europa senza alcun beneficio in termini di valore aggiunto e di efficace gestione delle risorse.

Rispetto al tema energia, Giuseppe Lignana, Vice Presidente Assocarta, nel suo intervento, ha evidenziato i passi in avanti compiuti nel mercato elettrico e l’urgenza di completare le necessarie riforme nel mercato del gas.

“Ad oggi non esiste un vero mercato del gas competitivo e l’accesso al mercato all’ingrosso è impedito dalle regole per l’assenza di strumenti di gestione del bilanciamento e dello stoccaggio. In questo modo il mercato del gas è incapace di beneficiare dei ribassi delle quotazioni del gas dovuti alle situazioni di calo della domanda. Inoltre, il decreto in discussione in questi giorni deve aumentare la concorrenza del mercato incrementandone la flessibilità” sottolinea Lignana.
“Il meccanismo chiave” afferma ancora Lignana “è garantire l’accesso al mercato anche al’industria (fino ad oggi esclusa dal mercato) tramite l’allocazione dello stoccaggio a fronte dell’impegno ad investire nel suo sviluppo. Ed è fondamentale l’applicazione fisica della misura di anticipazione per aumentare la liquidità del mercato”.
Lignana ha inoltre ribadito la necessità di tutelare l’autoproduzione di energia elettrica in cogenerazione e di procedere a una rapida applicazione della Direttiva Europea n.8/2004 scongiurando il perpetuarsi di una distorsione competitiva che risale al 2004.

Questi interventi sono indispensabili per ridare slancio a un’industria cartaria che ha una grande storia e un grande futuro da raccontare. Un’industria verde che produce un materiale, la carta, che è rinnovabile, riciclabile e naturale. La sostenibilità del settore cartario è stata oggetto dell’intervento di Teresa Presas, Direttore Generale di CEPI – Confederazione Europea dell’Industria Cartaria – che ha sottolineato come le cartiere europee abbiano saputo disallineare la produzione cartaria dal suo impatto ambientale ad esempio attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 del 42% per tonnellata se consideriamo il periodo 1990-2008.
Anche la crescita del riciclo si è rilevata per il settore più veloce della produzione: dal 1991 ad oggi si registra un +56% nella produzione e un +123% nell’utilizzo di macero. Basti pensare che entro quest’anno, in Europa, saranno riciclati più di 2000 Kg di carta ogni secondo.

La sostenibilità del prodotto carta unitamente alla sua efficacia sono i temi su cui incentra il nuovo progetto europeo di comunicazione Print Power presentato da Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta. “Dopo l’iniziativa italiana sui luoghi comuni della carta” afferma Medugno “Assocarta anche grazie all’impegno di Paolo Mattei e delle aziende del comparto grafico ha sostenuto la costituzione di Print Power, un’iniziativa promossa da tutta la filiera in ben tredici Paesi europei che ha l’obiettivo di promuovere la comunicazione su carta come strumento efficace e sostenibile presso i decisori degli investimenti pubblicitari”.
La fisicità della carta consente contatti reiterati e tempi più lunghi di esposizione al messaggio mentre la sua permanenza è sinonimo di credibilità in quanto il soggetto che comunica risulta maggiormente coinvolto in termini di responsabilità. Inoltre, l’esperienza tattile legata alla carta coinvolge il lettore stimolandone l’immaginazione e l’attenzione.
Print Power promuoverà anche il marchio TwoSides – Il lato verde della carta – che documenta la sostenibilità della comunicazione su carta anche presso il grande pubblico sfatando con evidenze luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di inquinamento e deforestazione.
“E’ bene ricordare” conclude Medugno “che più del 60% della carta e del cartone prodotti in Italia proviene da impianti con sistemi di certificazione ambientale (ISO 14001 e/o EMAS) e che la totalità della fibra vergine impiegata in Italia proviene da foreste gestite in modo sostenibile mentre il 60% della fibra è anche dotato di certificazione forestale”.

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