Lettera aperta di Paolo Lutteri –5 aprile 2023
Caro Giovanni, mio direttore-fondatore,
la marea di informazioni e immagini che i mass media ci propinano da tutto il mondo, illustrando il brutto e il bello, ci immerge in un panorama senza confini. Mentre la televisione passa dalle cronache dei bombardamenti alle smorfie di un reality di amori truccati, i social sminestrano con disinvoltura ricette di cucina, barzellette e insulti. Tra gli estremi c’è una tale varietà di spettacoli, pubblici e intimi, da far perdere la testa a chi cerca una logica universale.
Dunque il ‘centro di gravità permanente’ non esiste, così come sembra non esista un canone comune che l’umanità possa apprezzare. Per far marciare le cose i predicatori religiosi e politici provano a promettere paradisi in cielo o in terra, ma i loro seguaci sono così incostanti e birichini che i buoni risultati sono modesti, o rari, o solo localizzati. L’armonia duratura non è concreta, la felicità si tocca solo sui tempi brevissimi (un sospiro e via!), la perfezione mai. Ben sappiamo che la perfezione non esiste, tuttavia sui comportamenti sociali possiamo fare qualche miglioramento. Questo sì.
E’ impossibile eliminare la disuguaglianza sociale? Sì. Almeno cerchiamo di ridurla. E’ impossibile eliminare le malattie? Sì. Almeno cerchiamo di prevenirle. Vale anche per gli inquinamenti e le guerre.
Alla ricerca di un miglioramento di vita, culturale ed economica, oggi possiamo usare anche l’innovazione tecnologica, in tutti i campi. Fa parte della ‘grande mutazione’, come dicevi tu. Dall’astronautica alla chimica, dall’agricoltura all’editoria. Per certi settori noi siamo solo spettatori, non abbiamo sottomano equazioni di fisica quantistica per risolvere problemi energetici, ma, per esempio, sentiamo la pressione ingegneristica esercitata dalla digitalizzazione. Si scrive con una tastiera invece che con una penna, si parla con un telefono invece che faccia a faccia, si guardano le galassie su uno schermo, i dati statistici e le opinioni si raccolgono con un computer, le cronache si redigono con l’intelligenza artificiale. E se non ci bastano i sensi comuni, possiamo navigare nel metaverso, ambiente un po’ allucinato. Profumo di benessere?
Certo non è tutto così per tutti. Ci sono ancora tanti bisognosi senza tetto, ma sopravvivono ancora stregoni esoterici, capi di stato farlocchi, ciarlatani e astrologi (supportati da strutture apicali del servizio pubblico!), visionari girandoloni, criminali clandestini e perfino qualche terrapiattista. I vecchi manicomi son chiusi e perfino le carceri sono in discussione.
In tutto ciò (e non ho certo detto tutto) l’attrazione digitale è fatale: non ha contenuti suoi, ma è il mezzo di comunicazione per stabilizzare una cultura comune. Forse sarà il collante adatto per questo millennio.
Come anticipavi tu, caro Giovanni, quaranta anni fa sulle prime edizioni di Media Duemila.
Un caro ricordo
Paolo
Articolo precedenteNumero 337
Articolo successivoMomenti di rara bellezza: la piece teatrale nella cornice di Villa Gaia
Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it