Da anni si ascoltano le prediche di professione intonate dai lamentosi e millenaristi sulla morte dei giornali, di carta e non solo. E tali profezie vengono puntualmente smentite, con dati incontrovertibili alla mano.
Certo, gli editori devono tener conto di variabili fino a qualche anno fa completamente sconosciute o marginali, in quanto terreno di gioco di un pubblico assai limitato.
A fronte, però, di esempi eclatanti della fioritura sulle bufale in egual numero delle rose di maggio, i lettori accorti, che vogliono contare sull’affidabilità e la veridicità di una notizia che contribuisce a costruire la propria opinione sui fatti, confermano la loro fiducia nei giornali, di carta o online, ma comunque facenti capo ad una Testata registrata e riconoscibile, che pubblica notizie acclarate.
Lo dimostrano i risultati dell’indagine Audipress per il 2015, recentemente diffusi, che confermano il ruolo della stampa come principale player a cui attingono notizie l’85,8% degli italiani, dai 14 anni in su; ovvero, 45,5 milioni di nostri connazionali ha come sua fonte informativa la stampa, cartacea o online, sotto forma di quotidiani, settimanali, mensili.
Su carta o digitale ogni giorno si raggiungono quasi 29 milioni di lettori per i quotidiani (per 18.713.000 lettori), con una quota di 2 lettori su 3 ad alta frequenza di lettura.
Ogni settimana sono più di 28 milioni le letture di testate settimanali (per 16.220.000 lettori) e ogni mese sono quasi 31 milioni le letture di testate mensili (per 15.845.000 lettori), con una quota di lettori di digital edition in aumento (+4,3%) per i periodici nel complesso.
Nel dettaglio, nella hit parade dei quotidiani generalisti più letti si afferma il Corriere della Sera, seguito da La Repubblica e La Stampa; il giornale che, fra tutti, raccoglie più lettori è la Gazzetta dello Sport (altrimenti, come faremmo ad avere un così alto numero di commissari tecnici della Nazionale attivi e profetanti?); la “Rosa”, inoltre, è anche il quotidiano che ha registrato la più marcata crescita delle copie cartacee e online (+1,6%), raggiungendo la cifra record di 3.434.000 lettori medi giornalieri, mentre il Corsera si attesta a 2.364.000, di cui 174.000 sul tablet; segue ad un’incollatura La Repubblica con 2.355.000 lettori (fra cui, 195.000 digitali); La Stampa è a quota 1.294.000 lettori, di cui 63,000 sul tablet.
Fra i generalisti, segue Il Messaggero (con 1.153.000 lettori, compresi i 27mila digitali); fra gli economici, Il Sole 24 ore vanta 879.000 lettori/giorno, con 153mila digitali. Una cifra molto ragguardevole, quest’ultima, che esprime il target di pubblico ad alta competenza tecnologica su cui il quotidiano milanese può vantare.
Il trend attestato da Audipress rispecchia pienamente le considerazioni fatte dal Presidente della FIEG, Maurizio Costa nel corso della cerimonia della VII edizione del Premio ‘Nostalgia di futuro’, avvenuta lo scorso 18 novembre: “Fra i lettori – ha detto Costa – c’è domanda di analisi ed esigenza di comprensione. L’aumento dei lettori, anche nell’epoca del digitale, dimostra che è ancora forte l’esigenza di comprendere la realtà non solo con le immagini, ma anche ricercando le analisi di commentatori” che possano essere stella polare delle opinioni sui fatti e sulle loro conseguenze.
Poiché l’incontro di quest’anno ha richiamato la riflessione dei relatori sui contenuti (oltreché sull’interazione e la tutela – Generazioni a confronto), Costa ha rimarcato l’impegno costante e crescente degli editori sulla valorizzazione dei contenuti forniti da giornalisti professionisti di spessore e credibilità.