Queste pillole trattano di mezzi di informazione e di contenuti di cultura sociale. Tengono d’occhio i problemi dello sviluppo sostenibile e della manutenzione, dell’innovazione tecnologica, dell’esplorazione scientifica, della lotta all’inquinamento e alle disuguaglianze sociali. Vorrebbero contribuire per una conoscenza larga dei fenomeni. L’Osservatorio TuttiMedia e l’attività di Media Duemila sono già una bella dispensa di dati e di opinioni. Oltre alle singole iniziative dei Soci OTM, in prima fila, è utile citare qui alcuni siti di riferimento abituale: CNR, Istituto Affari Internazionali, Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, Futura Network, OECD, Information Technology & Innovation Foundation, American Association for the Advancement of Science, Mit Technological Review, Fondazione Symbola, Fondazione Salvetti, per approfondimenti più ricchi e meditazioni sulla filosofia del futuro. Guardando allo spazio una segnalazione preziosa è quella per il volume “Breve storia dello spazio” di Giovanni Caprara (Ed. Salani), racconto eccezionale e ben documentato dei nostri passi nel cosmo.
217 – BIBLIOTECA UNIVERSALE
Molto spesso i social media cianciano. Le informazioni sono esibizioni individuali, i followers sono come i tifosi di una inutile squadra di calcio. Eppure tanti siti del web sono una miniera di cultura e di scienza (internet era nato per questo), anche se i followers sembrano pochi. Chi riesce a far cultura in modo più appropriato sono ancora gli editori tradizionali e i giornalisti professionali che utilizzano il web come nuova forma di mass media. I contenuti originali più rilevanti, con tutto il rispetto per l’arte e la politica, sono quelli di divulgazione scientifica che permettono di accedere a una biblioteca universale aperta, fatta di milioni di voci, specializzate nello scibile dei percorsi della conoscenza e delle applicazioni della tecnologia. Un passo avanti formidabile per realizzare quell’intelligenza collettiva e pluralista di cui abbiamo bisogno e che è stata imprigionata prima dell’arrivo di Gutenberg e di Berners-Lee. Mi potranno perdonare altri talentuosi che non cito?
218 – SUPREMAZIA NEL COSMO
Se le imprese spaziali negli anni ’60 sono state un campo di sfida politica tra Usa e Urss, oggi l’astronautica e l’astrobiologia continuano ad essere un riferimento per la supremazia della civiltà. Non a caso la Cina è quanto mai attiva: non solo l’atterraggio su Marte (come già fatto dagli Usa) e la sonda Chang’E sul lato opposto della Luna, ma anche il supertelescopio FAST (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope) sulle colline del Guizhou. Come fosse una novella piramide egiziana rovesciata, la gigantesca antenna parabolica cinese costituisce l’occhio più sensibile del nostro mondo rivolto al cielo, in grado di cogliere eventuali segnali provenienti da altre galassie: è il progetto SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence). Se qualcuno lassù ‘batte un colpo’, i cinesi lo sapranno per primi. Per il momento gli americani hanno raccolto solo qualche strano lampo, non identificato, e registrato molti avvistamenti, curiosi, ma senza prove di origine aliena. Comunque quel che si ascolterà sarà lontano miliardi di chilometri e vecchio di milioni di anni. La velocità della luce, per questioni fisiche, è ancora un muro insuperabile.
219 – TERRAFORMING
La conquista dei pianeti nel sistema solare presenta già argomenti etici. Lasciare intatta la natura (minerale?) del suolo lunare, di Marte, dei satelliti di Giove e Saturno o degli asteroidi raggiungibili? Oppure prepararsi a modificare tecnologicamente il clima, l’habitat, le miniere se non le colture, al fine di avvicinare suoli selvaggi ad usi terrestri? Già è noto che su Luna e Marte (e non solo) ci sono laghi sepolti di acqua ed emissioni di metano (di origine biologica?). Forse un po’ di vita c’è già, o c’è già stata. Mettere in orbita pannelli solari per scaldarne l’atmosfera? Costruire cupole ossigenate di sopravvivenza? Far attecchire licheni, come nei film di fantascienza marziani? Spedire cianobatteri ed eucarioti come avanguardie biologiche terrestri? Scaricare scorie nucleari che qui in Terra non sappiamo dove stivare? Per la Luna sono già progettati insediamenti umani permanenti. I primi coloni e i primi turisti, solo se ricchissimi, sono previsti entro gli anni ’30. Si accettano già prenotazioni.
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it