“Attraverso i Big Data possiamo scrivere il futuro”, dice Gilles Betis,  (Mobilité & Ville Intelligente – Management de l’innovation) e Stephane Amarger (Direttore dell’EIT ICT Labs Parigi) ribatte: “Solo se sappiamo trarne un significato”.  Un algoritmo può essere la soluzione? Sembra di no. Siamo ad una nuova frontiera. Roberto Saracco (direttore dell’EIT ICT Lab – il blog è pubblicato integralmente negli articoli) riflette sul significato di network ed afferma che siamo arrivati ad un cambiamento di paradigma. In effetti l’impressione è che oggi dal network si passa all’accesso random dell’informazione. La tavola rotonda alla quale abbiamo partecipato: “Big Data può fare grandi cose per il tuo business e per il tuo territorio” , ci ha donato nuove prospettive, nuovi punti di vista, l’occasione di confronto con menti eccezionali e soprattutto l’opportunità di incontrare giovani protagonisti del nostro domani. Oggi i Big Data stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante, ma sono così tanti che è davvero complicato individuare le informazioni preziose. Saperli sfruttare per avere una visione completa di diversi fenomeni è ancora più difficile.

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Maria Pia Rossignaud e Derrick De Kerckhove
Maria Pia Rossignaud Laureata in lingue e letterature straniere, specializzata in giornalismo e comunicazione di massa alla LUISS, è giornalista professionista dal 1992. Ha lavorato presso le redazioni de Il Mattino e il Roma. Ha insegnato Editoria Elettronica presso la Scuola superiore di giornalismo della LUISS, è stata titolare della cattedra di “Economia e Gestione delle Imprese Giornalistiche” e di “Giornalismo e divulgazione scientifica” nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stata anche componente del Consiglio Direttivo dell’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) e membro del comitato editoriale del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Vanta diverse pubblicazioni. È direttore della rivista di cultura digitale “Media Duemila” e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. Derrick de Kerckhove è stato il direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore di La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa (“The Skin of Culture and Connected Intelligence”) e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Metodi e analisi delle fonti in rete”, “Sociologia della cultura digitale” e di “Sociologia dell’arte digitale”. Direttore scientifico della rivista di cultura digitale Media Duemila.