Blockchain prossima grande disruption? Figlia della trasparenza è la tecnologia che metterà l’uomo di fronte ad un nuovo cambio di paradigma. Ne parlo in occasione dell’anniversario dei cento anni dalla nascita di Giovanni Giovannini che da leader del mondo dell’editoria ha influito  su venti anni della storia dei giornali e da appassionato anticipatore di tendenze ha capito prima di tutti che “la tecnologia avrebbe cambiato non solo il modo di comunicare ma la vita stessa dell’uomo”.  Mi sono chiesta come avrebbe commentato questa nuova avanguardia tecnologica che indubbiamente inciderà sul modo di vivere, produrre e condividere. In più il fatto che sia la Fondazione Ugo Bordoni protagonista di questo articolo mi permette anche di ricordare il forte legame che dal 2004  Giovanni Giovannini ha costruito con questa Istituzione, allora per la svolta del digitale terrestre in TV, e che continua ancora oggi sulle nuove tecnologie sempre del digitale legate alla televisione, ma anche e soprattutto  sui tanti temi d’attualità come il mondo del 5G.

Di  “Blockchain e tutela del cittadino” si è parlato dieci giorni fa nel primo Fubinar (Disponibile su https://youtu.be/Q6FUmYEQ_Q8). Nel dettaglio ne ho discusso con Albenzio Cirillo, ricercatore della Fondazione Bordoni dedicato a questa nuova disruption che, più o meno da un triennio, è diventata interessante soprattutto  in ambito Pubblica Amministrazione per la decentralizzazione che deriva dalla sua applicazione.

L’approfondimento parte dal Registro delle Opposizioni, un servizio che permette agli utenti di opporsi (appunto) alle telefonate dei call center. L’attualità riguarda il progetto Robinson List che ne è l’evoluzione. Il progetto ha anche vinto il premio Algorand Asset Creation and Management Platform nel contest internazionale Future of Blockchain 2020.

“Parliamo di un concetto che implica la decentralizzazione di un servizio non più affidato al singolo ma alla comunità – spiega Cirillo – oggi siamo abituati a usare piattaforme che forniscono servizi, ad usare software, azioni che implicano l’uso di un prodotto messo a disposizione. La Blockchain cambia il paradigma.  Il progetto Robinson List sperimenta le possibilità di salvaguardia di privacy ed anche di maggior tutela per l’utente, pratiche messe a disposizione da questa nuova tecnologia che permette anche la responsabilizzazione del cittadino”.

Iscriversi al Registro dell’Opposizione è una scelta, ma per qualsiasi controllo le procedure sono complicate anche dal fatto che deve essere eseguito da terzi. “Con la nuova procedura il dato del cittadino diventa un oggetto digitale che lui stesso può gestire autonomamente attraverso la Blockchain – spiega Cirillo – in questo modo il processo diventa completamente trasparente e può essere gestito da tutti preservando i principi di privacy by design”.

Il dato è collegato ad un numero che solo chi gode di permessi giusti può decifrare e quindi collegare ad una determinata persona. La semplificazione è la base del cambiamento, l’esempio che meglio chiarisce la differenza fra le complicazioni di ieri e le possibili facilitazioni di domani è quello relativo alla scelta della donazione degli organi.

“Se un cittadino volesse cambiare idea sulla volontà precedentemente espressa – sottolinea Cirillo – deve andare personalmente all’Asl che detiene il registro”.

Alla Fondazione Bordoni studiano sistemi futuribili ieri come oggi, e tutto a vantaggio dei cittadini. Nel caso della Robinson List l’obiettivo è l’ecosistema decentralizzato fra operatore e utente che diventa disintermediato. Cambia il paradigma di gestione dei dati e paradossalmente anche l’utente acquistando potere sui suoi dati deve diventare competente nella loro gestione. “E’ anche un progresso cognitivo – conclude Cirillo – che può essere condiviso a livello transazionale. Il punto di forza del nostro modello è la semplicità d’uso, dopo che al cittadino è stato associato un certificato digitale”.

Siamo alle porte di un nuovo ecosistema dell’interazione dove la disintermediazione è alla base della rivoluzione che dal mondo dell’informazione migra su altri aspetti del vivere del terzo millennio che sicuramente avrebbe fatto crescere la Nostalgia di Futuro del nostro Giovanni Giovannini.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.