Le elezioni sono ormai alle porte e la bagarre della campagna elettorale è pienamente scoppiata anche in rete. Così, a circa 40 giorni dalla “resa dei conti”, abbiamo cercato di fotografare la situazione esaminata nell’inchiesta pubblicata nel mese di dicembre-gennaio (ora in rete su www.media2000.it).Cosa è cambiato? Che rapporto hanno gli italiani con la blogosfera per quanto riguarda la politica? E ancora: che ruolo sta avendo la rete, ed in particolare i blog, nella campagna elettorale? Insomma: quale sarà il peso di Internet sulle scelte degli elettori?

Ovviamente abbiamo girato queste domande ai blogger, ecco le loro opinioni.

Roberto Nicolai, ideatore di b4cdl ci risponde: ”la nostra realtà è cresciuta moltissimo negli ultimi mesi”. A tal proposito ci spiega che, a causa dell’esigenza di accontentare un grande numero di utenti e per migliorare il servizio, sono dovuti migrare su una piattaforma proprietaria cambiando persino l’indirizzo del sito, ora diventato dominio di secondo livello (www.b4cdl.com). Ma nonostante questi risultati Robinik è alquanto pessimista: “sono cresciuti il numero degli iscritti, dei post e dei contatti giornalieri, ma, nonostante i nostri risultati, la situazione della blogosfera mi sembra peggiorata da novembre ad oggi sia a destra cha a sinistra. Il blog politico in Italia pecca di provincialismo e, rispetto alla situazione americana, il blogger nostrano è troppo impegnato a coltivare il suo orticello perdendo l‘impeto e la propulsione che, ad esempio, avevano contribuito al risultato di Bush in USA”.

Incredibile come questa posizione sia perfettamente in linea con quella di un altro blogger della stessa area Andrea Mancia (The Right Nation). Ci dice il caporedattore di Ideazione: “Oramai i blogger stanno “serrando le fila” e ognuno scrive per la sua area come ad una riunione di partito”. La risposta alla nostra domanda sul peso che la blogosfera ricoprirà nelle prossime elezioni quindi è perfettamente in linea: “Piuttosto modesto. La poca diffusione e il modo con cui spesso viene trattato l’argomento non ha permesso lo sviluppo sperato. In America il fenomeno blogger ha conquistato il suo spazio a seguito di una durissima critica ai media tradizionali che ha costretto questi ultimi ad interessarsi al fenomeno blog facendogli una pubblicità enorme. In Italia questo non è avvenuto e la blogosfera, ad oggi, ha uno spazio molto contenuto”.

Per concludere la panoramica sui blog visti da destra ecco quanto afferma Otimaster (www.otimaster.com): “Credo che in realtà la blogosfera muova qualche voto. Se qualcuno di noi (blogger vicini a b4cdl NdA) si dovesse candidare, credo che possa contare su qualche voto indotto dal suo essere attivo in rete”. Insomma, in ultima analisi, i blog riuscirebbero a catalizzare le preferenza degli elettori su un candidato supportato dalla blogosfera. Ad ogni modo, anche nel suo caso, risulta chiara una certa amarezza nel constatare che il panorama della campagna elettorale nella rete è lo stesso di quello fuori: pieno di offese, insulti e mirato allo screditamento dell’avversario. “Purtroppo non si è riuscito, anche in Internet, ad elevare il tenore della discussione sulle tematiche che davvero risulteranno fondamentali per il prossimo governo”.

Interessante notare come di tutt’altro avviso sia il mondo della sinistra che abbiamo indagato con l’aiuto di Alberto Biraghi (www.onemoreblog.org). Il giornalista di Milano, il cui blog ha incrementato il numero di accessi giornalieri che si attesta fra gli 8000 e i 10000(!), ci fa un esempio. “Il ruolo di Internet è cresciuto a tal punto che ormai i politici usano indifferentemente qualsiasi mezzo sapendo che da questo la notizia rimbalza sugli altri. Guardiamo cosa è ad esempio accaduto per la richiesta di confronto televisivo fatta da Prodi. Ovviamente i metodi con cui il Professore poteva comunicare questa sua volontà erano molteplici, ma ha scelto di usare il suo sito Internet.” A questo punto ci è sembrato d’obbligo chiedere: “Nell’esempio da lei citato è stato utilizzato un sito, non un blog, e quindi: qual è il ruolo della blogosfera all’interno del dibattito politico e in relazione alle prossime elezioni?”. Ecco la risposta di Biraghi: “Certo anche se Prodi non ha usato direttamente un blog, l’esempio è utile per capire che in generale il ruolo della rete è cresciuto moltissimo. In particolare la blogosfera può avere una posizione veramente strategica.” Imfatti ci spiega che, a suo modo di vedere, i blog potranno essere importanti nel tentativo di conquistare parte dell’elettorato non ancora schierato. “Esistono due categorie distinte di indecisi: quelli che vanno al mare e quelli che realmente non sanno cosa votare. Se i primi andranno alle urne è probabile che il centro destra recuperi qualche voto. Per quanto riguarda i secondi, invece, questi cercheranno di informarsi il più possibile per fare la loro scelta. In quest’ottica i blog avranno un ruolo importante”.

Sempre a sinistra Letizia Palmisano, se pur con le dovute differenze, ci sembra condividere l’ottimismo. La blogger romana esalta il blog come un mezzo privilegiato per mettere in contatto il politico e il cittadino. In primo luogo bisogna osservare che la giovane verde è stata davvero coerente con quanto ci aveva detto qualche mese fa. Infatti la Palmisano, appena venticinquenne, è stata candidata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lazio 1, ma ci ha riconfermato le sue tesi sul blog. In modo particolare ha lasciato a quest’ultimo il compito di raccontare il suo mondo,  una sorta di diario di rete. Per la sua campagna elettorale invece attiverà il dominio www.letiziapalmisano.it, dove l’elettore troverà tutto il necessario. Ma, come dicevamo, la Palmisano è convinta che il blog possa avere, e di fatto abbia, un’importanza proprio come ponte tra l’elettore e il politico di professione: “pensiamo per esempio al blog di Pecoraro Scanio. Un ragazzo mi ha scritto ed è diventato un nostro militante dopo che, avendo lasciato un post sul sito del nostro segretario, questo è stato da lui pubblicato ed ha trovato una pronta risposta. Penso che in quest’ottica il blog sia uno strumento incredibile per far sentire il cittadino più rappresentato”.

Per dovere di completezza è necessario dire che in questi mesi, sia a destra che a sinistra, stanno nascendo svariati blog che hanno come tematica principale la politica, ma questi li approfondiremo nella prossima trattazione dell’argomento.

Per concludere, la blogosfera ci è sembrata mutata in questi pochi mesi ed è sicuramente entrata in un periodo nuovo che, a nostro avviso, non potrà cambiare fino ad elezioni avvenute. Ad ogni modo, ad oggi, una domanda sembra davvero ancora insolubile: il rapporto tra la rete e la politica in Italia è un dolce fidanzamento o una convivenza obbligata?

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