La presidente della Camera Laura Boldrini di nuovo in campo contro ‘fake news’, messaggi d’odio e utilizzi impropri della rete. “I giganti del web sono contrari ad assumersi le loro responsabilità”, ha denunciato la Boldrini, durante un’audizione della Commissione ‘Jo Cox’ su intolleranza, xenofobia, razzismo e fenomeni d’odio. “Malgrado le sollecitazioni a rimuovere contenuti violenti, questo in molti casi non è avvenuto”.

La presidente della Camera, in prima fila in questa battaglia, dopo essere stata essa stessa vittima d’episodi d’odio sul web, ha aggiunto: “In Italia siamo più esposti ai messaggi di odio sui social, perché il controllo sui contenuti viene svolto da un gruppo di persone ridotto che sta a Dublino. Così i messaggi violenti continuano a resistere indisturbati, nonostante le richieste di rimozione delle associazioni. Per non parlare poi delle pagine di stampo nazifascista che affollano Facebook”.

L’attenzione molto alta della Camera su questi temi è confermata dallo svolgimento, oggi, di tavoli di confronto sul tema delle ‘fake news’: ci sono pure alcuni dei ‘giganti del web’ chiamati in causa dalla Boldrini, come Facebook e Google.

I quattro tavoli di lavoro sono allestiti a Palazzo Montecitorio, nella Sala della Lupa, e discutono misure concrete sul tema, in particolare, del contrasto alle ‘fake news’: dal Ministero dell’Istruzione ai maggiori media tradizionali, dalla Rai alla Confindustria, dal Cnr alla Fieg, dalla Polizia Postale alla Crui, 39 sigle in tutto illustreranno e confronteranno proposte e provvedimenti che intendono attuare per arginare il fenomeno della disinformazione.

Il confronto, aperto dalla presidente Boldrini, è stato trasmesso in diretta webtv. I quattro tavoli sono così suddivisi: uno è dedicato ai temi della scuola, dell’Università e della ricerca; uno vede insieme i rappresentanti del mondo digitale; uno è riservato alle imprese ed uno ai media.

Boldrini su fake news

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Giampiero Gramaglia
Giornalista, collabora con vari media (periodici, quotidiani, siti, radio, tv), dopo avere lavorato per trent'anni all'ANSA, di cui è stato direttore dal 2006 al 2009. Dirige i corsi e le testate della scuola di giornalismo di Urbino e tiene corsi di giornalismo alla Sapienza.