“L’avvio del provvedimento normativo sul CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) è di importanza strategica. Per questo motivo considero opportuno attivare un percorso diconsultazione aperto a chiunque vorrà dare il proprio contributo”. Lo afferma Paolo Coppola, deputato del Pd nominato relatore della commissione Affari Costituzionali della Camera.
L’onorevole ha chiesto la collaborazione di quasi 200 soggetti della società civile: “Ho chiesto di coordinare e supportare la consultazione a Fernanda Faini, Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici. Il metodo di lavoro prevede tre sottogruppi tematici con referenti specifici e documenti condivisi online”. Sono già in molti che hanno aderito alla richiesta dell’onorevole Coppola.
I gruppi tematici sono “Identità e cittadinanza digitale, organizzazione, sistemi e servizi” (Monica Palmirani CIRSFID), “Documenti informatici e digitalizzazione dei procedimenti amministrativi” (Andrea CacciaUNINFO), “Dati e sistema pubblico di connettività” (Nello Iacono associazione Stati Generali dell’Innovazione).
Flavia Marzano, la presidente dell’associazione Stati Generali dell’Innovazione, attualmente assessore alla semplificazione con delega alle smart city al comune di Roma ha lavorato alla prima stesura del documento. Ha detto: “la società civile è più civile di quando vogliate credere… politici provate ad ascoltarla”.
I tempi per i lavori online sono serrati: le proposte devono giungere entro e non oltre lunedì 11 luglio. Il potere dell’intelligenza collettiva messa in azione. Dopo l’11 luglio sono previsti tre incontri presso la Camera, corrispondenti ai tre gruppi di lavoro, per discutere dal vivo le proposte avanzate.
“La Camera si apre così alla partecipazione e alla collaborazione della società civile su un testo, il CAD – conclude Coppola – determinante per garantire diritti e cittadinanza digitale e assicurare la crescita, lo sviluppo e l’innovazione del Paese”. Chi vuole partecipare alla consultazione, può chiedere di essere aggiunto ai gruppi dlavoro scrivendo a consultazione.cad@gmail.com.
L’identià digitale il cosidetto sistema SPI, un indentificazione unica per cittadini e imprese avrà un impatto determinante sull’interazione con la pubblica amministrazione.