Chiara Ferragni è di nuovo nell’occhio del ciclone. Dopo l’indagine condotta dalla procura di Milano per presunta truffa aggravata legata alla vendita di tre prodotti griffati: il pandoro, le uova di Pasqua e la bambola Trudi, si indaga  anche sull’operazione di beneficenza Oreo, in cui Chiara Ferragni è coinvolta. Con il caso Ferragni si è delineato sicuramente un cambiamento di rotta, già dimostrato con le linee guida introdotte da Agcom. La professione di Influencer rimarrà la più ambita fra i GenZ nel nostro Paese che vanta il primato di maggior numero di influencer  e creator che operano sui social di tutti paesi europei, rispetto alla popolazione residente? Il tempo ci darà le risposte…

Ecco qualche dato: nella top ten degli influencer spopolano le donne, le statistiche Onim, Osservatorio Nazionale sull’Influencer Marketing rivelano che ogni 100 persone che vivono in Italia, il 2.22% fa l’influencer (o almeno ci prova) e si parla di persone con più di 18 anni e minimo 1000 seguaci. Nel 2023, solo su Instagram, sono stati proposti oltre 161.800 contenuti promozionali, a cui se ne aggiungono 2.400 su TikTok e 13.300 su YouTube. Viene specificato che si tratta di contenuti che comprendono gli hashtag che segnalano l’advertising. E a conferma di questi risultati, c’è anche il report pubblicato ad agosto 2023 da Adecco (agenzia per il lavoro e selezione del personale) su quale sia oggi il lavoro dei sogni per i più giovani. Ebbene, se da un lato è emersa una profonda trasformazione delle professioni più desiderate dagli italiani rispetto a 10 anni fa, con una forte crescita di interesse per le professioni in ambito sanitario (medico +85%, infermiere +39%), ed un aumento del desiderio di diventare psicologo o insegnante, in Italia in testa ai lavori più ambiti ritroviamo, di nuovo, la professione di influencer, che registra la percentuale da capogiro del +505%.

 

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