E’ arrivata al 75,2% la percentuale di italiani che naviga sul web, con un gap sempre minore tra giovani e adulti. La ricerca presentata dall’Osservatorio TuttiMedia in occasione del premio Nostalgia di Futuro 2015 già aveva evidenziato che gli adulti internettiani hanno le stesse abitudini dei giovani. Significa che il web unisce nel modo di passare soprattutto il tempo libero. Oggi grazie all’enorme diffusione di smartphone e social network il dato del Censis fotografa un paese che si modernizza e i i dati che emergono dal 14/o Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione presentato al Senato lo confermano. Programmare il mondo diventa più facile se le tracce degli internaiti aumentano, purtroppo continua invece la crisi di giornali e libri. Sul Corriere della Sera oggi (7 ottobre 2017) Aldo Cazzullo nell’articolo Visitare Venezia (senza guardarla) racconta della generazione telefonini che viaggia restando incollata allo schermo del telefonino senza guardarsi intorno. In effetti ho vissuto questa esperienza con mio nipote in Canada è stato 7 giorni incollato allo smartphone. Derrick de kerckhove che ci ospitava ha commentato il comportamento al rientro. “Riccardo è venuto in Canada – ma in realtà non è mai partito dall’Italia”. In passato libri e giornali servivano per sognare viaggi che probabilmente mai avremmo fatto. Oggi  succede il contrario.

Ecco gli elementi principali della ricerca:

NUMERI RECORD PER INTERNET
Pur rallentando il ritmo di crescita, nel 2017 gli utenti di internet in Italia costituiscono il 75,2% della popolazione (+1,5% in più del 2016). Il telefono cellulare è usato dall’86,9% degli italiani, quota nella quale domina lo smartphone (69,6%). I due social network più popolari restano Facebook (56,2%) e YouTube (49,6%); cresce Instagram (21%), mentre Twitter resta al 13,6%. In totale, la spesa per smartphone, servizi di telefonia e traffico dati è a oltre 22,8 miliardi di euro. Tra il 2007 e il 2016, boom per gli smartphone (+190%, per un valore di poco meno di 6 miliardi di euro nell’ultimo anno) e un grande rialzo di vendite per i computer (+45,8% tra 2007 e 2016). Crolla invece la spesa per libri e giornali (-37,4%).

RADDOPPIA LA MOBILE TV
La tv tradizionale (digitale terrestre) scende del 3,3% rispetto al 2016, ma conferma un seguito elevatissimo (92,2%). La tv satellitare nel 2017 è al 43,5%; cresce la tv via internet (26,8%, +2,4% in un anno) e decolla la mobile tv, che ha raddoppiato rispetto al 2016 i suoi utilizzatori, dall’11,2% al 22,1%. La radio è sempre amatissima dagli italiani, con una utenza complessiva dell’82,6%: tuttavia scende l’ascolto di quella tradizionale (59,1%) e cresce l’ascolto della radio via internet attraverso il pc (18,6%).

DAL MULTIMEDIALE ALLE PIATTAFORME MULTICANALE
La grande novità dell’ultimo anno sono le piattaforme online digitali video e audio, come ad esempio Netflix o Spotify.
L’11,1% degli italiani guarda programmi dalle piattaforme videoe il 10,4% ascolta musica da quelle audio.

QUOTIDIANI E LIBRI ANCORA IN FLESSIONE
Oggi solo il 35,8% degli italiani legge i giornali. Negli ultimi dieci anni, mentre i quotidiani a stampa perdevano il 25,6% di utenza, i quotidiani online ne acquistavano solo il 4,1% (oggi l’utenza complessiva è al 25,2%). Nel campo dei periodici, però, nell’ultimo anno si è registrata una ripresa sia dei settimanali (31% di utenza, +1,8%), sia dei mensili (26,8%, +2,1%). Solo il 42,9% degli italiani legge i libri a stampa e il 9,6% gli e-book. Complessivamente, i lettori di
libri si attestano al 45,7% della popolazione, confermando la ancora scarsa capacità dei libri elettronici di attirare nuovi
lettori.

SI ALLONTANANO RAGAZZI E ANZIANI
Tra i giovani (14-29 anni) la quota di utenti della rete arriva al 90,5%, mentre è ferma al 38,3% tra gli anziani (65-80 anni). Gli smartphone sono usati dall’89,3% dei ragazzi mentre solo dal 27,6% dei senior. Il 79,9% degli under 30 è iscritto a Facebook, contro appena il 19,2% degli over 65. Quasi la metà dei giovani (il 47,7%) consulta i siti web di informazione, contro appena il 17,6% degli anziani. Nel caso dei quotidiani, invece, la situazione è opposta: l’utenza giovanile (23,6%) è ampiamente inferiore rispetto a quella degli anziani (50,8%).

GLI ADULTI SI ‘GIOVANILIZZANO’
Nel 2017 viene praticamente colmato il gap nell’accesso a internet, tra giovani e adulti, con una utenza dell’87,8% tra i 30-44enni contro il 90,5% dei 14-29enni. Lo stesso avviene, fra gli altri, per i social network (l’80,4% e l’86,9% di utenza rispettivamente) e gli smartphone (l’84,7% e l’89,3%). Sempre meno popolari invece i quotidiani a stampa, letti nel 2017 dal
27,5% di adulti rispetto al 46,6% del 2012, e dal 23,6% di giovani rispetto al 33,6% del 2012.

Censis

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.