di FORTUNATO PINTO –

Torna il CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la fiera dell’elettronica dove le più grandi aziende mostrano gli ultimissimi prodotti e i prototipi che cambieranno il nostro modo di rapportarci all’hi-tech, tutte tranne Microsoft e Apple. Dagli orologi alle auto, nella città del Nevada, tutti mostrano i muscoli attirando fotografi, giornalisti, blogger e fan-boy, che non aspettano altro che l’ultima novità tecnologica. Anche l’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinto, è salito sul palco di Las Vegas per ribadire l’importanza delle nuove tecnologie capaci di migliorare la nostra società e ridurre le diversità: “Vi chiedo di pensare a come questi dispositivi possono colmare le residue divisioni che minacciano il progresso”, ha dichiarato Clinton.

I televisori sono i protagonisti del 2013. Mentre Sony si è concentrata sui dispositivi portatili da Samsung, Panasonic e LG arrivano le novità più importanti, queste aziende hanno mostrato, insieme a Toshiba e Sharp, la tecnologia 4K – anche detta Ultra HD: esatto contrario degli standard precedenti 720p e 1080p, che si basano sulla risoluzione verticale, il 4K prende il nome dal conto dei pixel orizzontali, i quali equivalgono a circa quattromila unità, concedendo una risoluzione che risulta il doppio di quella verticale a 1080 pixel. Poco presente e poco pubblicizzato il 3D, come ha riportato il magazine online The Verge (che l’ha addirittura dichiarato morto), ha dato spazio all’OLED, gli schermi flessibili che avvolgono lo spettatore e che permettono un’ottima visualizzazione da tutte le angolazioni. Altre novità in questo settore sono il riconoscimento vocale, sempre Samsung, e la penna che scrive direttamente sullo schermo del Tv di Panasonic.

Tra gli stand non sono mancati smartphone e tablet. Con schermi sempre più ampi e sempre più sottili, è ormai difficile marcare la differenza tra i telefonini e le tavolette elettroniche: tanti nuovi modelli, che arrivano anche dalla Cina con la Zte che cercherà nel corso dell’anno di farsi spazio nel mercato occidentale presentato i suoi ultimi prodotti, che non hanno nulla da invidiare ai modelli presentati da Sony (come l’Xperia Z), Lenovo o Samsung. Quest’ultima ha colto l’occasione del CES per presentare i già chiacchierati schermi flessibili: i prototipi, che integrano il sistema operativo Windows, e che  sono molto più che maneggevoli. Ubunt e sempre Samsung hanno poi presentato il prototipo che integra il sistema operativo open source e che promette grandi prestazioni ma che sarà venduto soltanto a partire dal 2014. Nel settore tablet, Panasonic ha stupito tutti presentato il progetto di un modello da 20 pollici con tecnologia da 4K: un vero ibrido di cui molti si sono chiesti l’utilità ma che ha attirato sicuramente l’attenzione, soprattuto perché, come riportato dall’ultima ricerca della NPD DisplayResearch, i tablet nel 2013 sorpasseranno l’uso dei notebook e dunque come può un prodotto con le dimensioni così elevate essere davvero utile ai consumatori?

Tra i gadget più gettonati a Las Vegas ci sono stati sicuramente le fotocamere X100 e X20 Fujifilms che, con un design vintage e grandi prestazioni, offrono un’ottima combinazione tra passato e futuro, poi ancora, l’orologio Pebble che è capace di connettersi al proprio smartphone mostrando chiamate e messaggi ma anche sveglie, promemoria e informazioni caricate tramite il cloud. Anche quest’anno le stampanti 3D di Sculpteo sono state molto apprezzante, l’azienda ha presentato al CES le cover per iPhone personalizzabili tramite un servizio online con sede in Francia. L’integrazione tra l’app Nivpat e le T-shirt è stata una delle altre novità più affascinanti dell’edizione del 2013, attraverso la scannerizzazione dell’immagine, come se fosse un QR-code,  riportata sulla maglia (venduta sullo store dei creatori dell’app) è possibile conoscere il profilo della persona che si ha davanti, inoltre, la tecnologia di riconoscimento è così precisa che è possibile scannerizzare l’immagine anche riprodotta sullo schermo della TV.

Per il settore automobilistico, l’Audi connected è il progetto più esilarante con il quale è possibile azionare e parcheggiare l’auto con l’auto-pilota grazie all’integrazione con un sistema connesso al proprio device e che la casa automobilistica tedesca intende introdurre sul mercato entro 10 anni.

Fortunato Pinto

media2000@tin.it

Articolo precedenteL’iniziativa della Fondazione Bellisario per 400 quote rosa
Articolo successivoMovie cluster e green set. Il distretto del cinema ecosostenibile