Isa Maggi

Esulta Isa Maggi, presidente e coordinatrice degli Stati Generali delle Donne: “Nel nuovo codice degli Appalti è stato reintrodotto il riferimento al 46bis, quindi alla Certificazione di Parità di Genere”.

Infatti l’associazione  Stati Generali delle Donne aveva inviato un appello alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, alla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, e al Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNNR Raffaele Fitto, per evitare che una inaspettata disattenzione potesse mettere in pericolo le politiche che realmente promuovono il ruolo delle donne nello sviluppo del Paese.

Togliendo il riferimento alla certificazione di genere come premialità si sarebbe generata confusione nel sistema delle imprese. L’introduzione della certificazione per la parità di genere, prevista dall’articolo 46-bis del D.lgs. 11 aprile 2006, n. 198 (inserito dall’articolo 4, comma 1, della Legge 5 novembre 2021, n. 162) è stata, dunque,  salutata con entusiasmo e soddisfazione da tutte le donne e gli uomini italiani che si impegnano da anni per la piena uguaglianza.
Nel nuovo Codice degli Appalti pubblicato in Gazzetta Ufficiale è stata reintrodotta la previsione di premialità aggiuntive (maggior punteggio) per gli operatori in possesso di #Certificazione di #Paritàdi #Genere.
Anche Maria Pia Giovannini vicepresidente CDTI manifesta su linkedin la sua soddisfazione: “Si riporta in chiaro, quindi, e nuovamente, il tema delle #pari #opportunitÃ, quale strumento premiante e distintivo per le imprese che promuovono l’equilibrio di genere – scrive nel suo post linkedin –  confermandone l’importanza proprio per stimolare e accelerare una maggiore e migliore occupazione femminile in Italia, in linea con gli obiettivi del PNRR”.
Le donne sono una risorsa da sostenere per moltiplicare produttività, competitività e PIL. Luisa Cortese, Raffaella Pergamo, Maria Colombari, Laura Gori, Chiara Piscitelli, Manuela Amadei, Luisella Delle piane, Nadia Palozza, Luisa Galbiati, Raffaella Corti, Cristian Pagliariccio, Caterina Mazzella, Maria Anna Fanelli, Pina Rosato, Rosaria Nelli, Rosaria Avisani.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.