Milano. Un giocattolo che racconta una fiaba a un bambino, un monumento o un quadro che racconta la propria storia ad un turista, oppure una pubblicità su un giornale che ti fornisce buoni sconto che vengono automaticamente riconosciuti in un supermercato o in un negozio convenzionato. Sembra fantascienza, ma è già una realtà, anche se nella sua prima infanzia. Tutto questo è infatti già possibile, attraverso telefonino, palmare Wi-Fi o PC portatile, grazie a una innovativa tecnologia che si chiama Near Field Communications (NFC) e che ha visto proprio in questi giorni il debutto dei primi servizi commerciali per il mercato di massa.
La tecnologia NFC è un’innovativa evoluzione dell’RFID, le targhette elettroniche wireless, e consente una comunicazione bilaterale tra i “tags”, marcatori elettronici (stampabili anche su materiali diversi grazie a tecnologie come l’e-ink), e i terminali senza fili, che possono appunto essere computer portatili e telefoni cellulari. Attraverso questi terminali si accede automaticamente a siti Internet che contengono applicazioni multimediali o di commercio elettronico.
Sviluppata da Philips e Sony, consente uno scambio di dati tra due dispositivi che si trovano a una distanza massima di 10 centimetri l’uno dall’altro. In effetti alcuni telefonini con NFC integrato possono già essere utilizzati come portafogli elettronici per effettuare micropagamenti, quali l’acquisto di biglietti o il saldo di conti in ristoranti e supermercati. Ma questi servizi, chiamati “contactless payments”, che dovrebbero secondo gli analisti di settore diventare veicolo del 90% del commercio elettronico via telefonino entro il 2013, sono ancora sperimentali e limitati ad alcune grandi città occidentali ed asiatiche.
Questo tipo di tecnologia, seppure meno sofisticata, la sta già sperimentando proprio in questi giorni Media Duemila, che con il numero dedicato ai Nati Digitali cerca di scrutare i trend che più si addicono alla generazione di giovani completamente tecnologici.
‘tikitag’ è il primo servizio di questo tipo a grande diffusione e costa solo poche decine di euro. È stato realizzato da Alcatel-Lucent, il colosso franco-americano dell’ICT. “Tikitag” ha anche il supporto di una “community” Internet in divenire, che può fornire, aiuto, idee e suggerimenti. Una specie di Social Network dell’NFC, insomma.
“Tikitag – spiega Massimo Pucci, Solution architect di Alcatel-Lucent – è frutto della ricerca dei Bell Labs. Dal primo ottobre scorso sui siti di commercio elettronico è disponibile la versione beta che comprende un lettore NFC (da connettere via USB), dei tags elettronici e soprattutto l’accesso alla community on line dove gli utenti potranno creare e condividere le applicazioni tikitag”.
“Un sistema del genere permette ad esempio di applicare un tag a un orsacchiotto e associare il passaggio del pupazzo al lettore (PC o cellulare) ad un’azione che può essere quella di raccontare una fiaba. Ma le possibilità di sfruttamento vanno oltre”. “Da un punto di vista commerciale intravediamo grosse possibilità di mercato in ambito pubblicitario – spiega Pucci – Immaginiamo una cartellonistica stradale dotata di tags NFC e l’utente che passeggia col suo cellulare dotato di lettore NFC: avrà la possibilità di approfondire il contenuto della pubblicità con informazioni aggiuntive. Tra qualche anno, con la diffusione dei terminali NFC, potrebbe addirittura essere più conveniente utilizzare la cartellonistica in questo modo che investire in un passaggio di spot in tv”.
Ma non solo. Quello basato su NFC si presenta anche come un sistema sicuro per effettuare pagamenti “contactless”.
“Si possono effettuare micro-pagamenti semplicemente avvicinando il cellulare al lettore NFC: le possibilità di frodi che sfruttino interferenze via radio sono escluse dato che il raggio d’azione del sistema NFC è ridotto a poche decine di centimetri, a differenza di quanto accade invece con i sistemi RFID”, aggiunge Pucci.
Per quanto riguarda altri esempi d’uso dei ‘tikitag’ “si va dall’ambito culturale, penso ad esempio ai musei e alla possibilità di avere informazioni aggiuntive avvicinando il cellulare all’opera esposta – sottolinea Pucci – senza contare l’ambito della logistica o quello medico e farmacologico. Particolari applicazioni potrebbero interessare anche l’ambito della stampa, nei sistemi di loyalty”.
“La parte su cui intendiamo spingere maggiormente nel prossimo futuro – conclude Pucci – è quella della creazione di una community intorno a ‘tikitag’ che condivida applicazioni e idee”.
Sul sito www.tikitag.com si possono già trovare idee e suggerimenti. Tra le prime applicazioni proposte, quella del Web Link, ovvero il collegamento a un sito Internet, è la più semplice. C’è per esempio la “Social Business Card”, che consente di attivare un biglietto da visita elettronico multimediale, con tanto di filmati e diagrammi; lo “Skype Call”, che consente un collegamento telefonico diretto via Internet; e il “Music Player”, che può richiedere fino a sei ‘tags’, con il risultato però di avere a disposizione un’applicazione paragonabile a iTunes.
Il “tikitag” di Alcatel-Lucent è nella sua fase beta, per cui non è ancora operativo al cento per cento, ma è comunque più di una premessa a quella che si preannuncia come una rivoluzione, anzi una mutazione, nella vita quotidiana prossima ventura, con il cellulare sempre più multifunzione: al contempo comunicatore multimediale e portafoglio elettronico.
Secondo gli analisti di Juniper Research, entro il 2013 saranno 700 milioni i telefonini dotati di chip NFC, poco meno di un quinto di quelli realmente attivi in quel periodo (i cellulari quest’anno sfonderanno la quota dei quattro miliardi, ma molti hanno ormai più di un’utenza e quindi il numero esatto degli utenti di telefonia mobile è inferiore a quel totale). Secondo gli esperti, non dovremo però aspettare cinque anni: il boom di questo tipo di tecnologia è atteso a partire dal 2011.
Vittoriano Vancini
(Da: Media Duemila n° 260, ottobre 2008)